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Consacrazione e Servizio n. 6 (2019)

  • EDITORIALE – Il fascino della santità (Fernanda Barbiero)
  • TALITÀ KUM  IO TI DICO: ALZATI (Mc 5,41)
    Più bella delle perle e dei coralli  – Gb 28,18 (Anastasia di Gerusalemme)
  • ORIZZONTI 
    Abitare la parusia (Mons. Giancarlo Bregantini, Arcivescovo)
    Una Chiesa povera per i poveri (Tino Bedin)
  • Dossier – Siate santi
    Siate santi (suor Grazia Papola)
    Credo la Chiesa “Santa” (Cettina Militello)
    Ripensare la santità dopo Gaudete et exsultate (Francesco Cosentino)
    Santità è vivere in pienezza il Battesimo (Monache Benedettine)
    Santi si diventa vivendo le Beatitudini (Amedeo Cencini)
    Santità, tra lotta e discernimento (Antonio Savone)
    Le falsificazioni della santità (Lucia Solera)
  • Luce sul mondo
    Notte chiara come il giorno (M. Chiara Farina)
  • Il punto
    Scuola, quale libertà di scelta? (Anna Monia Alfieri)
  • Libro del mese
    Patrizia Girolami, Ed io che sono? Agostino, Bernardo, Leopardi (Romina Baldoni)
  • Vedere – Leggere 
    FILM: Green Book (a cura di Teresa Braccio)
  • Segnalazioni (a cura di Romina Baldoni)
  • Indice dell’anno 2019

Libertà di scelta educativa della famiglia in un pluralismo di istituzioni formative…utopia o una decisa e possibile attuazione?

Autonomia, parità e libertà di scelta educativa in Italia e in Europa: questo è il titolo del convegno organizzato in collaborazione con USMI e CISM a due anni dalla pubblicazione dell’omonimo documento da parte del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica. è parso opportuno infatti richiamare l’attenzione e fare sintesi sul tema cruciale della libertà di scelta educativa della famiglia in un pluralismo di istituzioni formative. Tra i relatori di eccezione, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il presidente della CEI, cardinale Gualtiero Bassetti. Tutti gli interventi hanno sottolineato che:

1) Il diritto alla libertà di scelta educativa della famiglia, riconosciuto dalla legge 62 del 2000, non ha ancora trovato un’attuazione nei fatti;

2) Il pluralismo formativo, rappresentato dalle istituzione scolastiche pubbliche paritarie, è conditio sine qua non della libertà di scelta educativa. Tale pluralismo potrebbe generare una sana competizione tra le scuole, atta al miglioramento dell’offerta scolastica italiana

3) La forza carismatica delle scuole pubbliche paritarie cattoliche appare così elemento di grande importanza dal punto di vista formativo nella società odierna, che sembra mirare solo a curare la dimensione tecnica e non l’unità della persona umana.

4) La buona gestione della scuola cattolica è l’elemento che può non solo garantire la qualità dell’offerta formativa e la formazione del personale docente, anche a vantaggio della scuola statale

5) E’ necessario superare una certa frammentazione nell’azione delle associazioni, elemento che ha contribuito al mancato raggiungimento della piena libertà di scelta educativa in un pluralismo formativo

6) Ad oggi sia le scuole dell’infanzia sia la formazione professionale godono del contributo essenziale di Istituzioni pubbliche paritarie cattoliche che colmano un vuoto lasciato dall’offerta statale

7) La libertà di scelta della famiglia, la dignità del disabile, la libertà d’insegnamento sono valori non negoziabili. La via che conduce a questi riconoscimenti è la definizione del costo standard di sostenibilità per allievo, proposta che ha trovato accoglienza trasversale da parte dei politici e dei ministri della Pubblica Istruzione che negli anni si sono succeduti come proposto nel documento autonomia parità e libertà di scelta educativa. Un costo standard da declinare nelle svariate modalità che si riterrà (dote scuola, buono scuola, convenzioni). Solo una politica sgombra da preconcetti ideologici potrebbe portare la scuola italiana ai livelli europei, così come segnalato dagli ultimi dati Ocse Pisa.

In conclusione, l’assemblea auspica ulteriori momenti di riflessione condivisa per approfondire tematiche così vitali per il bene del nostro Paese.

 

 

Un dibattito di notevole importanza con il card. G. Bassetti, Presidente della Conferenza episcopale italiana e la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati

A due anni da quell’importante presa di posizione della Chiesa Italiana, l’Unione delle superiore maggiori d’Italia (USMI), che unisce gli Istituti religiosi femminili operanti in Italia, e la Conferenza italiana superiori maggiori (CISM), omologo maschile, organizzano – nel pomeriggio di giovedì 14 novembre c.a., presso la Sala Convegni USMI-CISM, in via Zanardelli, 32 a Roma – un Seminario di sintesi con il quale intendono richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo politico proprio sul sistema scolastico italiano “ancora incompiuto” e invitano a fare i passi necessari “affinché il sistema formativo italiano, nel suo complesso, possa perseguire meglio la missione educativa che la società gli affida e che la legge a pieno titolo gli riconosce”.

Saranno presenti personalità ai massimi livelli, in particolare la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti CASELLATI e Sua Em. il Card. Gualtiero BASSETTI, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

Quale l’obiettivo del Convegno? “L’obiettivo è che tutte le famiglie, per educare i propri figli – è scritto nel comunicato di presentazione – possano effettivamente scegliere tra le Scuole Pubbliche del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie, alle medesime condizioni economiche. È questo lo spirito della Legge 62/2000 (ricorre il 20^ anniversario di quella che risulta una legge ancora oggi incompiuta), preceduta dal dettato costituzionale e seguita da numerosi pronunciamenti giuridici europei.”

La richiesta di parità effettiva, anche economica, incontra ancora oggi resistenza da parte di alcuni settori politici e culturali, nonostante sia lampante l’ingiustizia per cui i genitori degli alunni delle scuole paritarie pagano due volte per garantire la libera educazione dei loro figli: prima con le tasse, come tutti gli italiani, e poi con le rette che sono costretti a versare alle scuole paritarie che altrimenti non potrebbero garantire il servizio scolastico richiesto dalla libertà di scelta della Famiglia.

C’è una soluzione? Da anni esperti di economia propongono lo strumento del costo standard di sostenibilità per allievo, orientato a far sì che la “libera scelta delle scuole da parte dei Genitori” non sia più un terreno di scontro ideologico tra partiti, ma sia la procedura trasparente ed efficace per allineare l’Italia ai Paesi civili più avanzati, dove tutte le famiglie, e quindi anche quelle povere, godano degli stessi diritti di accesso all’Istruzione Pubblica, che non può essere unicamente “statale”, pena il venir meno della libertà di scelta, in una pluralità di offerta formativa, espressa dalla Costituzione. Tale strumento metterebbe al centro del sistema lo studente, favorirebbe la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie, creerebbe una positiva competitività tra le scuole migliorando la qualità didattica, produrrebbe un notevole risparmio sulla spesa scolastica da parte dello Stato.

 

Scarica l’intero comunicato

Accompagnare, ascoltare, annunciare: il nostro impegno per un carcere dal volto umano

Nella prospettiva  di un carcere che non umilia ma educa, fondamentale è la presenza al suo interno dei tanti religiosi e religiose che, oltre a portare la Parola dietro le sbarre, offrono ascolto, comprensione e affetto umano ai detenuti e detenute. Sabato 16 e domenica 17 novembre c.a. si svolge, nella sede dell’USMI Nazionale, un seminario rivolto a tutte le consacrate che operano nella Pastorale carceraria: “Donne consacrate e carcere: chiamate ad annunciare il Vangelo oggi… dietro e oltre le sbarre”.

Sono previsti gli interventi di Silvia Landra (che tratterà il tema “Ascoltare, annunciare, condividere la Buona Novella in carcere”) e di Agnese Moro (che si soffermerà sulla “La mediazione riconciliativa quale strumento per una nuova Giustizia penale”). Domenica 17 la messa sarà celebrata da monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia e presidente della Caritas italiana.

Suor Annuccia Maestroni, referente nazionale delle religiose che operano nelle carceri italiane, intervistata dal SIR ha illustrato il servizio prezioso che svolgono le suore e in parte la situazione del carcere italiano.

“Attualmente siamo 223 consacrate e operiamo in 86 carceri su 209 strutture penitenziarie presenti in Italia. Siamo operative sia nelle sezioni maschili che in quelle femminili; alcune di noi entrano negli istituti penitenziari per minori (Ipm) e negli Istituti a custodia attenuata per detenute madri (Icam).

All’interno delle carceri ognuna di noi svolge un compito abbastanza definito: alcune si occupano dell’accompagnamento umano – spirituale; altre della catechesi, dei colloqui individuali, della preparazione ai Sacramenti, della Liturgia della Parola.

Siamo presenti nelle celebrazioni eucaristiche, operiamo in collaborazione con l’équipe dell’area pedagogica ai progetti di recupero e reintegrazione della persona detenuta. Alcune sono presenza attiva nei laboratori occupazionali e nella distribuzione di indumenti e materiale di prima necessità.

Il carcere è un luogo dove, all’occhio, pare subito privo di qualsiasi “tocco” femminile, si direbbe anche privo di una possibile accoglienza umana. Le donne detenute, forse per un indole tipicamente femminile, fin dai primi giorni della carcerazione si pongono in ricerca di altre persone per sfogarsi, quasi come volessero “abortire” il proprio stato d’animo; ne sentono un bisogno estremo, una necessità pari all’aria che respirano. La relazione che la donna detenuta (qualsiasi cultura e religione essa appartenga) cerca di avere con l’altra persona, sia essa compagna di cella o volontaria, ha in sé inizialmente una parte di dubbio, sospetto e diffidenza. Questo atteggiamento che, come primo approccio, può sembrare negativo, spesso è l’inizio di una ricerca affannosa di ciò che la potrebbe risollevare e ricollocare dentro un positivo che da tempo non sperimenta, ma che sa come realtà esistente.

Il dolore umano, direi viscerale e in questo caso tipicamente femminile, viene trasformato in una immediata e ansiosa richiesta, affinché qualcuno di noi, “esterni” ma non estranei al carcere, possa mettersi in contatto con “chi sta loro a cuore”, sperando che l’altra persona ci sia ancora “con lo stesso cuore” di ieri… Paure di essere abbandonate, che si fanno vere incisioni nella carne quando sentono di aver abbandonato chi è parte della loro vita!

Sempre più frequente tra le mura del carcere la presenza delle donne – madri. Numerose quelle che portano in Istituto figli minori e ancora di più quelle che hanno figli in qualche angolo del mondo. Qui, forse dovuto anche alla nostra sensibilità femminile, si percepisce fortemente e ininterrottamente un misto tra speranza e disperazione, spesso urlate, a volte anche senza voce”.

Un triplice obiettivo, dunque si propone questo Seminario:

– far crescere una riflessione condivisa sulla presenza delle donne consacrate nel carcere, individuando uno stile e un metodo di lavoro che ci “caratterizzi”, confrontandoci anche sulla doverosa e cordiale collaborazione con i Cappellani;

– costruire una buona relazione tra la nostra unione Usmi – a cui aderiscono le nostre diverse Congregazioni – e l’Ispettorato Generale dei Cappellani delle Carceri Italiane;

– tenere aperto il nostro orizzonte anche sulle altre realtà pastorali (catechesi, pastorale giovanile, pastorale della famiglia, pastorale delle migrazioni, missionarietà… ecc.) per favorire collaborazioni tra le persone e sinergie di tematiche e sostenerci reciprocamente.

Un incontro per approfondire la persona e l’opera di Padre Bruno, dedicata alla Vita consacrata.

Un appuntamento per celebrare la persona e l’opera di Padre Bruno, dedicata alla Vita consacrata.

Sarà un momento per ringraziare insieme il Signore per il servizio reso ai religiosi e alle religiose nella Chiesa, da un convinto e instancabile “Uomo di pensiero”.

Padre Secondin non ha cessato di far risuonare, come imperativo d’anima, l’urgenza ad ascoltare gli “Inquieti desideri di spiritualità” del discepolo di Gesù, nella difficile situazione di un cambiamento d’epoca.

Nella complessità sociale culturale e religiosa, da Maestro di vita spirituale ha indicato, nel ritorno alla Parola di Dio, pregata nella Lectio divina, la strada per allenare gli occhi alla profezia e alla contemplazione.

Padre Bruno si è fatto voce per smuovere i religiosi a osare con spirito di discernimento Nuovi Cammini, sui sentieri della fede e della speranza; per “Abitare gli orizzonti” in modo generativo e in sincera sinergia ecclesiale, affinché il Vangelo, venisse versato come vino nuovo in otri nuovi, nei crocevia dell’umano, in modo da accendere processi più che custodire spazi sterili.

Guideranno l’approfondimento
Roberto Toni, Priore Provinciale o.carm
Lorenzo Prezzi dehoniano, Scrittore e direttore di alcune testate di Riviste
sr Marcella Farina fma, Teologa, Docente emerita all’Auxilium

Modera Suor Nicla Spezzati asc, del Consiglio di Presidenza USMI

 

Invito

Depliant

Niente in questo mondo ci risulta indifferente… Seminario di studio

Desidero esprimere riconoscenza, incoraggiare e ringraziare tutti coloro che, nei più svariati settori dell’attività umana, stanno lavorando per garantire la protezione della casa che condividiamo.

Rivolgo un invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta. Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti.

Laudato si’, 13-14

 Obiettivo di questo Seminario

Come Istituti di Vita consacrata in Italia desideriamo accogliere questo invito del Papa e verificare le nostre scelte progettuali, la nostra gestione e la nostra economia alla luce delle istanze dell’ecologia integrale, come presentata dall’enciclica.

Depliant

Scheda di iscrizione

Trimestre sabbatico: una esperienza vitale, che fa bene e segna un momento particolare di grazia

È iniziato l’ 11 settembre c.a. presso l’Usmi Nazionale il “Trimestre Sabbatico”, che terminerà il 7 dicembre 2019. Una opportunità che per le Congregazioni, e le sorelle desiderose e bisognose di un tempo propizio per incontrare il Dio della Vita e se stesse, così da riprendere il cammino con forze rinnovate.

È un servizio dell’Usmi Nazionale che viene molto richiesto e partecipato con buoni frutti spirituali Il testo biblico di riferimento per quest’anno è: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’» (Mc 6,31). Le partecipanti sono 65 di 35 Congregazioni e di 20 Paesi.

Tre mesi intensi in cui le sorelle fanno un percorso di accompagnamento personale, sperimentano la fraternità oltre il proprio carisma e la propria appartenenza istituzionale. Inoltre in questi tre mesi, in un itinerario sui passi dei primi cristiani a Roma, ciascuna è invitata a confrontare la propria vita cristiana con la parresia di quanti ci hanno preceduto nella fede.

Ad alcune di loro sono state poste alcune domande e la loro risposta è stata una corale sinfonia che conferma il lavorio interiore delle sorelle e la loro disponibilità a lasciarsi plasmare dallo Spirito che sempre conduce il cammino nell’intimo del cuore e porta frutti di pace, serenità e fedeltà.

È un’esperienza bella, affermano, arricchente che fa toccare con mano l’universalità della Chiesa, la vivacità e la diversità dei carismi; si percepisce l’impegno di ciascuna nel rendere presente Gesù nelle periferie delle città, dove l’ingiustizia, la violenza, le povertà sono il segno dell’umanità che ancora oggi soffre e attende di essere liberata dalle varie schiavitù.

Un elemento importante per noi, è la conoscenza reciproca, la possibilità di comunicare la propria esperienza e di conoscere qualcosa della missione e del paese di provenienza; tutto questo ci fa vivere la gioia dello stare insieme e della comunione fraterna.

Il programma di formazione si rivolge a tutta la persona con contenuti di vita fraterna, di liturgia, di sacra scrittura, di spiritualità, di conoscenza di sé, di relazione con Dio e con gli altri, di discernimento, di approfondimento sulla vita consacrata, di conoscenza del mondo presente. Inoltre non mancheranno contenuti sulla vita spirituale, sul dialogo ecumenico ed interreligioso, sulle forme nuove di missione per rispondere alle sfide attuali.

I contenuti sapientemente scelti ci rinfrancano, così alcune di loro hanno affermato, ci aiutano a riprendere il cammino personale di crescita centrato sulla Parola di Dio. Ogni tematica è una ricchezza che diventa nella diversità dono di maturità per la mente, la volontà e il cuore.

Una esperienza vitale, dunque, che fa bene e segna un momento particolare di grazia per ognuna!

 

N.B. Nelle foto sono riprese solo alcune partecipanti.  Ci risentiamo a conclusione del Trimestre anche con un bel reportage fotografico.

 

Io sono una missione su questa terra – Primo incontro dei Sabati culturali

Alla vigilia della 93ª Giornata missionaria mondiale, sì è svolto il primo incontro dei “I sabati culturali”, una proposta – promossa dal Centro Studi – che cerca di andare alle “frontiere” dove si generano le sfide della storia presente, per ripensare la relazione tra Vita Religiosa e intelligenza cristiana nel mondo di oggi, sulle linee del Magistero di Papa Francesco.

L’incontro – dal titolo Io sono una missione su questa terra -a due voci, un profeta e una testimone, padre Alex Zanotelli e madre Simona Brambilla, è stato denso nei contenuti e ricco di suggestioni. Padre Alex impossibilitato a partecipare per un’improvvisa indisposizione, ha inviato un messaggio, dal quale si è evidenziato tutta la sua carica profetica e la sua schiettezza nel denunciare, lottare per le situazioni di povertà e di ingiustizia “di questo mondo oggi dominato da un sistema economico-finanziario che permette a pochi di avere tutto a spese di molti morti di fame” e la testimonianza di vita evangelica. Impegnato fino al 2001 a Korogocho, lo slum più degradato di Nairobi, baraccopoli che lui stesso definì “un sotterraneo della vita e della storia” p. Alex svolge oggi la sua missione nel rione Sanità di Napoli, un quartiere molto popolato, dove le miserie e la creatività del popolo napoletano trovano piena cittadinanza. Il suo invito a “darci da fare” nasce dal fatto che il missionario/a è “marcato dal fuoco” e quindi impegnato a “illuminare, benedire, vivificare, guarire, liberare” (EG 273), oggi “in un mondo, in una cultura dominato da un Sistema economico-finanziario che permette a pochi di avere tutto a spese di molti, e che sta ammazzando per fame e per guerra e sta creando il disastro dei profughi e migranti”. Dunque, è tempo di “camminare con gli impoveriti del sud del mondo”.

Madre Simona Brambilla, superiora generale delle Missionarie della Consolata, nella sua articolata comunicazione esperienziale, ha fatto emergere tutta la ricchezza della missione “dal volto e dallo stile femminile” del suo Istituto, nato 109 anni, “tra coloro che non sono cristiani”. Nel ricordare suor Leonella Sgorbati e la beata Irene Stefani, la prima uccisa a Mogadiscio il 17 settembre 2006 da estremisti islamici, suor Irene morta in Kenya il 31 ottobre 1930 per aver contratto la peste. “È nel martirio, ha detto, che la missione trova il vertice della sua vocazione”.

Le sue parole hanno tracciato una via per riscoprire la missione come una relazione d’amore, una relazione spirituale perché solo chi ama, ha affermato, può mettersi in movimento, si dona all’altro ed è capace di relazioni che generano vita. La missione è dono dello Spirito Santo che accende “quel fuoco” per rendere capaci di riconoscere che “ogni essere umano è oggetto dell’infinita tenerezza del Signore ed Egli stesso abita nella sua vita” (EG 274).

Si svolge giovedì 14 novembre 2019 presso la Sala Convegni dell’USMI Nazionale (via Zanardelli 32) il Seminario di Studio “Autonomia, parità e libertà di scelta educativa in Italia e in Europa”, organizzato da USMI, CISM con il Patrocinio del Senato della Repubblica e l’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della  CEI.

Interveranno la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti CASELLATI, Sua Em.za il Card. Gualtiero BASSETTI .

L’evento è indirizzato ai superiori maggiori, ai consigli generali e provinciali e alle religiose e religiosi come ai collaboratori laici impegnati nella scuola (gestori, direzione didattica, direzione amministrativa, docenti), membri dei Consigli di Istituto, Genitori e Cittadini consapevoli che se funziona la Scuola Pubblica – statale e paritaria – funziona la Società Italiana.

Invito

Programma

Documento del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica

Alle Religiose e ai Religiosi nei Paesi della Regione panamazzonica – Una lettera speciale

In questo contesto sinodale sentiamo il desiderio di manifestarvi la nostra vicinanza e il nostro apprezzamento per quello che siete e condividete, come vita consacrata, a favore dei gruppi umani in codeste Regioni tanto ricche e per molti aspetti tanto impegnative. Voi siete testimoni viventi del Dio Misericordioso, ogni Istituto secondo il carisma che gli è proprio, inseriti nella vita del popolo, molte volte in mezzo a privazioni, frequentemente nell’anonimato, senza sottrarsi ai conflitti né al martirio stesso per la duplice fedeltà all’umanità e al Vangelo.

Vi incoraggiamo a trasformare questo Sinodo in un kairós (l’«oggi» della salvezza divina) per la vita consacrata impegnata nell’Amazzonia e con ripercussioni sulla Chiesa intera…

 

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