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14ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato

“Imparare a guardare alla biodiversità, per prendercene cura”: è uno dei richiami dell’enciclica Laudato si’, rilanciato dalla Cei nel Messaggio per la Giornata nazionale per la Custodia del Creato, che la Chiesa italiana celebrerà il primo settembre prossimo. Oltre all’enciclica di Papa Francesco, il riferimento del Messaggio – firmato da due Commissioni episcopali Cei: la Commissione per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e la Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo – è il Sinodo che ad ottobre sarà dedicato all’Amazzonia, una regione che è “un polmone del pianeta e uno dei luoghi in cui si trova la maggior diversità nel mondo”.

La Giornata per la Custodia del Creato è, quindi, quest’anno per la Chiesa italiana “un’occasione per conoscere e comprendere quella realtà fragile e preziosa della biodiversità, di cui anche la nostra terra è così ricca”. Proprio il territorio italiano, infatti, “è caratterizzato da una varietà di organismi e di specie viventi acquatici e terrestri, a disegnare ecosistemi che si estendono dagli splendidi boschi delle Alpi – le montagne più alte d’Europa – fino al calore del Mediterraneo”. Al centro della biodiversità, si legge nel messaggio, “c’è uno sguardo contemplativo rivolto ad alcune aree chiave del pianeta dal bacino del Congo, alle barriere coralline, fino alla foresta dell’Amazzonia – sedi di una vita lussureggiante e differenziata, componente fondamentale dell’ecosistema terrestre”.  “Lasciarci coinvolgere in tale sguardo, per contemplare anche noi – grati, ammirati e benedicenti, come Francesco d’Assisi le creature della terra ed in particolare il mondo della vita, così vario e rigoglioso”, l’invito della Cei.

Leggi il Messaggio x la Giornata

Orme sulla sabbia

Questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che camminavo sulla sabbia
accompagnato dal Signore,
e sullo schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che
per ogni giorno della mia vita,
apparivano orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti, finché
tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi posti
c’era solo un’orma…
Questi posti coincidevano con i giorni
più difficili della mia vita;
i giorni di maggior angustia,
maggiore paura e maggior dolore…
Ho domandato allora:
“Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti i giorni della mia vita,
ed io ho accettato di vivere con te,
ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti
peggiori della mia vita?”
Ed il Signore rispose:
“Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato
con te durante tutta il tuo cammino
e che non ti avrei lasciato solo
neppure un attimo,
e non ti ho lasciato…
i giorni in cui tu hai visto solo un’orma
sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio”.

                                          Margaret Fishback Power

Chiesa e internet: WeCa, eletto presidente Fabio Bolzetta

L’Assemblea dei soci dell’Associazione Web cattolici italiani ha eletto come nuovo presidente Fabio Bolzetta, giornalista inviato di Tv2000 e docente a contratto presso l’Università Lumsa di Roma.

La realtà nazionale fondata nel 2003 per accompagnare e sostenere un uso consapevole della Rete e dei social media è promossa, tra gli altri, da Fondazione Comunicazione e cultura, Università Cattolica del S. Cuore di Milano, Università di Perugia, diocesi di Roma, diocesi di Perugia-Città della Pieve e Ids Unitelm.
“Ringrazio l’Assemblea, il Consiglio dei soci di WeCa e la Fondazione Comunicazione e cultura per la fiducia accordatami – ha sottolineato Bolzetta -. A Giovanni Silvestri un enorme grazie per il suo servizio infaticabile, pacato e sempre generoso. Mi impegno nel continuare a servire l’Associazione dei Web cattolici italiani, in un crescente legame con il territorio e proseguendo il sostegno di progetti di ricerca e formazione per affrontare la sfida a cui siamo chiamati, da comunicatori e da credenti, di fronte alle nuove tecnologie e ai social media. Affinché anche noi nel nostro piccolo, come ha invitato Papa Francesco nel Messaggio per la 53ª Giornata mondiale per le comunicazioni sociali, possiamo promuovere nella Rete ‘la strada al dialogo, all’incontro, al sorriso, alla carezza” per poter affermare pienamente di essere e sentirci comunità’”.
Fabio Bolzetta (Como, 1979) è giornalista professionista, in video dal 2002 a TV2000, conduce il telegiornale ed è inviato della redazione giornalistica. Laureato in Scienze della Comunicazione, insegna come docente a contratto presso l’Università Lumsa di Roma. È autore di libri – l’ultimo di prossima uscita dedicato alle nuove tecnologie – e articoli sulla comunicazione e i social media pubblicati anche sul quotidiano della Santa Sede “L’Osservatore Romano”.
Esperto di nuove tecnologie, collabora dal 2003 con l’Associazione Web cattolici italiani (WeCa) e ha curato l’organizzazione di incontri internazionali sulla comunicazione digitale e la realizzazione di trenta tutorial dedicati a Chiesa e internet. Tra i riconoscimenti ricevuti: il “Premio Bonifacio VIII” ad Anagni, il “Leone d’Argento” a Narni, la “Carta di cittadinanza europea” dal Comune di Norcia e il “Premio Gorgone d’oro per il giornalismo” a Gela. Sposato da dieci anni, ha due figli.
Confermata come vicepresidente Rita Marchetti (Foligno 1979), ricercatrice presso l’Università degli studi di Perugia. Gli altri membri del Consiglio direttivo eletto sono don Giovanni Benvenuto (diocesi di Genova), suor Teresa Braccio (Figlie di San Paolo), Danilo Di Leo (diocesi di Brindisi), Christian Giorgio (diocesi di Roma), Piercesare Rivoltella (Università Cattolica del Sacro Cuore), Andrea Tomasi (Università di Pisa), Francesca Triani (Seed). Del Collegio dei sindaci fanno parte Francesco De Strobel, Paolo Forti, Massimiliano Catalani.

Madre Yvonne, nominata membro della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica

Nominati da Papa Francesco i nuovi membri della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Tra questi P. Arturo Sosa Abascal, S.I., Preposito Generale della Compagnia di Gesù e Presidente della Unione Superiori Generali (USG).

Per la prima volta sono state nominate come membri anche 7 Superiore generali degli ordini femminili: Kathleen Appler, F.d.C., Superiora Generale delle Figlie della Carità di S. Vincenzo de’ Paoli, Yvonne Reungoat, F.M.A., Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice (Salesiane di Don Bosco) e Presidente dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia (USMI), Françoise Massy, F.M.M., Superiora Generale delle Suore Francescane Missionarie di Maria, Luigia Coccia, S.M.C., Superiora Generale delle Suore Missionarie, Pie Madri della Nigrizia (Comboniane), Simona Brambilla, M.C, Superiora Generale delle Suore Missionarie della Consolata, M. Rita Calvo Sanz, O.D.N., Superiora Generale dell’Ordine della Compagnia di Maria Nostra Signora,e la Sig.na Olga Krizova, Presidente Generale dell’Istituto Secolare Volontarie di Don Bosco.

A madre Yvonne, auguri per un fecondo contributo alla vita religiosa e un ricordo nella preghiera.

Consacrazione e Servizio n. 4 (2019)

  • EDITORIALE – Religiose per quale Chiesa (Fernanda Barbiero)
  • TALITÀ KUM  IO TI DICO: ALZATI (Mc 5,41)
    Salutatevi con il bacio santo! (Anastasia di Gerusalemme)
  • ORIZZONTI 
    Generare alla fede (Mons. Gianmarco Busca)
    Esperienze di interculturalità (Elisa Kidanè)
  • Dossier – E tu conferma i tuoi fratelli
    Il mio primo atto degli Apostoli (Paolo Costa)
    Come dire la vita consacrata (Ugo Sartorio)
    Vita consacrata e Chiesa locale (Paolo Martinelli)
    Ecco, vedi? Quella è una suora (Eliana Stucchi)
    Vita consacrata e chiesa locale per uno stile sinodale (Domenico Sigalini)
    Nel nome del Buon Pastore (Giuseppina Alberghina)
  • Luce sul mondo
    Vivo desiderio di Sio (M. Chiara Farina)
  • Il punto
    La Chiesa missionaria nella visione di Papa Francesco (Tino Bedin)
  • Libro del mese
    Paola Versari, L’inganno del successo (Marcella Farina)
  • Vedere – Leggere 
    FILM: Un sacchetto di biglie (a cura di Teresa Braccio)
  • Segnalazioni (a cura di Romina Baldoni)

Prendi…scopri

Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fai bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore
e fallo conoscere al mondo.

Mahatma Gandhi

 

Il Pluralismo fa bene ma il Monopolio è comodo. Per non pensare

I cittadini genitori che scelgono liberamente l’educazione dei figli fanno paura, perché non sono trasformabili in sudditi… I cittadini che sanno, pensano, criticano, giudicano, scelgono fanno paura al Potere Costituito; non resta che delegittimarli nel loro agire responsabile, perché libero, e privarli dello spazio di scelta ledendo la potestà genitoriale e il pluralismo educativo.

L’art. 30 della Costituzione recita: “E` dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.”

…”Nei casi di incapacità” provvede la legge, che cosi potrà fare dei bambini ciò che vuole: sottrarli alla patria potestà dei genitori, educarli, affidarli, istruirli, condizionarli, venderli. La cronaca (nera) è sotto gli occhi di tutti.

Stride lo sconcerto perbenista di quanti oggi si sdegnano, eppure forse sapevano. Nessuna meraviglia, dopo che per anni la famiglia è stata delegittimata e depredata del diritto di scegliere l’educazione di questi figli… solo perché indigente. “Tu non scegli l’educazione per tuo figlio, tu non puoi, tuo figlio te lo istruisco io, e te lo tolgo pure, perché io posso, sono il Potere Costituito”.

Nella logica delle cose tutto ha una premessa, un percorso una conclusione. Il Governo sia chiaro e responsabile nei confronti dei Genitori: il pluralismo educativo garantisce la libertà e il monopolio crea burattini sottomessi, in tutti i campi. Dica, il Governo, se vuole reiterare all’infinito “Angeli e demoni”.

Un cittadino che si sente preda di uno Stato che non lo difende ma lo discrimina, diventa sempre più inerte. L’Italia è uno stato di diritto e in quanto tale deve garantire i diritti che riconosce; l’alternativa è il far west della difesa personale, dei poteri forti, della società imbarbarita.

Se i genitori sapessero che, essendo liberi, hanno la responsabilità educativa, svilupperebbero una coscienza critica e una consapevolezza educativa che non cederebbe all’elettroshock. Soprattutto, capirebbero che la libertà di educare non è “acquistabile” a nessun prezzo e quindi per il suo esercizio deve essere garantita la libertà economica. Per questo è necessario riconoscere una dote a ciascuno studente, pari ad un costo standard di sostenibilità ossia all’ammontare minimo di risorse da riconoscere a ciascuna scuola pubblica – statale e paritaria – sulla base di parametri certi. Chi si sente legittimato ad alimentare la confusione, altro non fa che discriminare. E se chi discrimina è lo Stato, è proprio finita.

Suor Anna Monia Alfieri 

Afriche: uno sguardo ravvicinato

Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase nelle nostre città? La mattina sugli autobus troppo affollati o mentre si fa la fila all’ufficio postale? È un condimento essenziale per evidenziare l’esasperazione quotidiana delle persone che sono sempre più frustrate da un disagio sociale crescente. Il dramma poi è che gran parte della stessa classe politica sta facendo passare il messaggio che crisi e malessere siano additabili quasi esclusivamente al fenomeno migratorio. Allora questo testo prova a rispondere in modo concreto all’interrogativo incessante del «Perché non se ne stanno a casa loro?». Si tratta di reportage effettuati direttamente in quattro diversi paesi dell’Africa che raccolgono la voce di persone vittime di persecuzioni etnico-tribali o di sfollati nei campi profughi, di abitanti delle baraccopoli e popolazioni vittime di carestie. L’Autore ha realizzato tutto il materiale raccolto nel libro durante i suoi viaggi come inviato per TV2000. Le voci di chi urla la propria disperazione da quella che dovrebbe essere la sua ‘casa’, almeno idealmente; la propria martoriata terra d’origine. Le voci di chi quella ‘casa’ prova a fatica ad edificarla, tutta la vasta catena dei cooperanti e missionari che ci affondano le mani e i piedi in quei luoghi di miseria e di dolore dimenticati e accantonati con troppa superficialità. Sì perché il continente africano, dopotutto è la rappresentazione tangibile di macchie infamanti provocate da quella che dovrebbe essere ‘casa nostra’, la nostra società di occidente civilizzato: la schiavitù, il colonialismo, lo sfruttamento e il depredamento delle risorse.

Maratane è l’unico campo profughi presente nel Mozambico. I rifugiati che vivono qui sono la tragica testimonianza di un continente dilaniato, privo di un sistema democratico e soprattutto sanitario. Si assiste al paradosso di poveri che aiutano altri poveri, di élite minoritarie e corrotte che dominano su popoli ridotti alla fame, di paesi avanzati che con ipocrisia vendono armi o traggono profitto economico da trattati ‘capestro’ che impediscono di fatto il raggiungimento di un progresso civile e sociale effettivo. Le voci di Alamtara, di Kabi, Miracle, Carlitos, Dominique e tanti altri, sono testimonianze toccanti e paradigmatiche. Parlano di dignità umana calpestata e trafitta, di ingiustizie e discriminazioni compiute nel nome di un capitalismo cinico e spietato. Si è perso il concetto di ‘casa’ inteso come luogo di ritrovo famigliare e comunitario. Non si è capito che ‘casa loro’ e ‘casa nostra’ non sono poi così separabili se a perire e a soccombere è quella poleis umana di fratellanza, solidarietà e pietas che sono valori fondanti e imprescindibili della nostra vita, del nostro essere appartenenti al creato, al dono e alla grazia dell’esistenza.

Romina Baldoni

ROSARIO SARDELLA

Perché non se ne stanno a casa loro?

Afriche: uno sguardo ravvicinato, Milano 2019

Memoria e gratitudine. Due belle esperienze

Non so se con queste mie povere parole riuscirò ad esprimere la riconoscenza per questi due anni particolarmente interessanti e costruttivi per la mia formazione e per la mia preparazione ai voti perpetui.

Io, suor Michelle, brasiliana, appartenente alla Congregazione delle Suore Francescane dell’Immacolata Concezione di Lipari, concludendo in questo secondo anno la bellissima esperienza, sono consapevole di aver ricevuto un ricco “ bagaglio” di conoscenze, principi e percorsi, per il mio cammino di consacrazione al Signore, alla luce della Scrittura e degli insegnamenti della Chiesa, che sono state trasmesse da esperti relatori nelle diverse discipline.

Ho gustato tutto come un “aperitivo” che mi servirà ad approfondire ancora di più ogni argomento, perché ho compreso che la conoscenza non finisce mai: quanto più amo, più voglio conoscere l’Amato e viceversa!

Inoltre, l’ essere stata insieme a tante juniores di diverse Congregazioni, di diverse nazionalità e cultura, condividendo anche rapporti di vera amicizia ha enormemente arricchito la mia vocazione. Sapere e vedere quante meraviglie il Signore opera in ognuno di noi e vedere la stupenda e creativa azione dello Spirito Santo nella sua Chiesa, ha rafforzato ancora di più il mio amore a Dio che mi ama incondizionatamente.

So di portare nel cuore questa esperienza, grazie ai miei Superiori e alla mia Comunità. Sento pertanto il bisogno di ringraziare tutti per questo apporto formativo, specialmente Suor Rita e a Suor Mariangela che sono state vicine a noi tutte con tanto amore, come vere mamme spirituali.

Sarà ora mia responsabilità custodire questo tesoro e farlo fruttificare nella mia vita, nella mia Congregazione e fraternità, nel servizio ai miei fratelli, dove Dio mi chiamerà a seminare, facendomi pane per mezzo della SUA GRAZIA e saziare così la “fame” di tanti miei fratelli poveri.

 ……………………………….                                                         

Mi chiamo Sthefanie e 8 mesi fa sono arrivata in Italia per continuare il mio cammino vocazionale insieme alle Suore Carmelitane Teresiane. Sono venuta dal Brasile e confesso che avevo paura, dubbio e difficoltà per lasciare il mio paese, le persone che amo, ma Dio ha condotto la mia storia e per amore di Gesù sono venuta.

Dal giorno in cui sono arrivata, ho ricevuto tante grazie, tutto molto di più di quello che potevo immaginare e tra i tanti regali del Signore uno non meno speciale è stata l’opportunità di partecipare della formazione dell’USMI.

L’USMI mi ha offerto l’occasione d’incontrare nuove amiche di altri istituti e Paesi con cui imparo e condivido tante cose, me ha dato insegnanti che condividono i contenuti belli attraverso l’esperienza che hanno fatto con Dio e di trovare tutti giorni l’accoglienza affettuosa di Suor Rita e Suor Mariangela che sono sempre disponibili per aiutarci.

Ringrazio Dio per questa opportunità e aspetto che le altre novizie che verranno dopo di me approfitteranno di questo periodo di formazione e che come io, loro possono imparare tante cose belle che ci permettano di vivere questo amore a Gesù e trasmetterlo agli altri.

 

 

Il progetto pastorale scolastico – Domani, 21 giugno Convegno a Roma

Come stabilito dalla legge 62/2000, il nostro sistema nazionale di istruzione è costituito dalle scuole pubbliche statali e dalle scuole pubbliche paritarie gestite dai privati e dagli enti locali, al fine di garantire la libertà di scelta educativa in un contesto di pluralismo scolastico ispirato ai principi della Costituzione italiana e del diritto europeo.

La scuola paritaria oltre ogni difficoltà si interroga affinchè resti una presenza di pluralismo educativo con una identità definita.

Se ne parla il 21 e 22 giugno 2019, a Roma, in un convegno sulla scuola cattolica promosso da Usmi Nazionale e Figlie di Maria SS. dell’Orto.

 

Programma