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Pillole di saggezza

Preghiera dell’Anno speciale di anniversario della Laudato si’

Dio amorevole,
Creatore del cielo, della terra e di tutto ciò che contengono.
Apri le nostre menti e tocca i nostri cuori,
affinché possiamo essere parte del creato, tuo dono.

Sii presente ai bisognosi in questi tempi difficili,
specialmente i più poveri e i più vulnerabili.
Aiutaci a mostrare solidarietà creativa nell’affrontare
le conseguenze di questa pandemia globale
Rendici coraggiosi nell’abbracciare i cambiamenti rivolti
alla ricerca del bene comune.
Ora più che mai, che possiamo sentire di essere tutti
interconnessi e interdipendenti.

Fai in modo che riusciamo ad ascoltare e rispondere
al grido della terra e al grido dei poveri.
Possono le sofferenze attuali essere i dolori del parto
di un mondo più fraterno e sostenibile.

Sotto lo sguardo amorevole di Maria Ausiliatrice,
ti preghiamo per Cristo Nostro Signore.
Amen.

                                                Papa Francesco, 24 maggio 2020

 

Santa Maria, donna del silenzio

Santa Maria, donna del silenzio, riportaci alle sorgenti della pace.
Liberaci dall’assedio delle parole. Da quelle nostre, prima di tutto.
Ma anche da quelle degli altri.
Spiegaci il senso profondo di quel brano della Sapienza,
che un tempo si leggeva a Natale
facendoci trasalire di meraviglia:
«Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose,
e la notte era a metà del suo corso,
la tua Parola onnipotente dal cielo,
dal tuo trono regale, scese sulla terra…».
Riportaci, ti preghiamo,
al trasognato stupore del primo presepe,
e ridestaci nel cuore la nostalgia di quella “tacita notte”.
Santa Maria, donna del silenzio,
raccontaci dei tuoi appuntamenti con Dio.
In quali campagne ti recavi nei meriggi di primavera,
lontano dal frastuono di Nazaret, per udire la sua voce?
In quali fenditure della roccia ti nascondevi adolescente,
perché l’incontro con lui non venisse profanato
dalla violenza degli umani rumori?
Che discorsi facevi, presso la fontana del villaggio,
con le tue compagne di gioventù?
Che cosa trasmettevi a Giuseppe quando al crepuscolo,
prendendoti per mano,
usciva con te verso i declivi di Esdrelon,
o ti conduceva al lago di Tiberiade nelle giornate di sole?
Il mistero che nascondevi nel grembo glielo
confidasti con parole o con lacrime di felicità?
Che cosa vi siete detto, per trent’ anni,
attorno a quel desco di povera gente?
Santa Maria, donna del silenzio,
ammettici alla tua scuola.
Preservaci dalla morbosa voluttà di notizie,
che ci fa sordi alla “buona notizia”.
Rendici operatori di quell’ecologia acustica,
che ci restituisca il gusto della contemplazione
pur nel vortice della metropoli.
Persuadici che solo nel silenzio
maturano le cose grandi della vita:
la conversione, l’amore, il sacrificio, la morte.

Don Tonino Bello

 

Noi ci affidiamo a te, o Maria

O Maria, tu risplendi sempre nel nostro cammino
come segno di salvezza e di speranza.
Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati,
che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù,
mantenendo ferma la tua fede. 
Tu, Salvezza del popolo romano,
sai di che cosa abbiamo bisogno
e siamo certi che provvederai perché, come a Cana di Galilea,
possa tornare la gioia e la festa dopo questo momento di prova. 
Aiutaci, Madre del Divino Amore,
a conformarci al volere del Padre
e a fare ciò che ci dirà Gesù,
che ha preso su di sé le nostre sofferenze
e si è caricato dei nostri dolori
per condurci, attraverso la croce,
alla gioia della risurrezione. Amen. 

                                                             Papa Francesco

Vivere la Quaresima…

In questa Quaresima 2020 vorrei perciò estendere ad ogni cristiano quanto già ho scritto ai giovani nell’Esortazione apostolica Christus vivit: «Guarda le braccia aperte di Cristo crocifisso, lasciati salvare sempre nuovamente. E quando ti avvicini per confessare i tuoi peccati, credi fermamente nella sua misericordia che ti libera dalla colpa. Contempla il suo sangue versato con tanto affetto e lasciati purificare da esso. Così potrai rinascere sempre di nuovo» (n. 123).

La Pasqua di Gesù non è un avvenimento del passato: per la potenza dello Spirito Santo è sempre attuale e ci permette di guardare e toccare con fede la carne di Cristo in tanti sofferenti.

 

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
PER LA QUARESIMA 2020

COME COSTRUIRE LA PACE

Aprire e tracciare un cammino di pace è una sfida,

tanto più complessa in quanto gli interessi in gioco,

nei rapporti tra persone,

comunità e nazioni,

sono molteplici e contraddittori.

Occorre, innanzitutto, fare appello alla coscienza morale

e alla volontà personale e politica.

La pace, in effetti, si attinge nel profondo del cuore umano

e la volontà politica va sempre rinvigorita,

per aprire nuovi processi

che riconcilino e uniscano persone e comunità.

 

Papa Francesco, messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 2020

Stammi accanto ogni giorno

Non ti chiedo né miracoli né visioni

ma solo la forza necessaria per questo giorno!

Rendimi attento e inventivo per scegliere

al momento giusto

le conoscenze ed esperienze

che mi toccano particolarmente.

Rendi più consapevoli le mie scelte

nell’uso del mio tempo.

Donami di capire ciò che è essenziale

e ciò che è soltanto secondario.

Io ti chiedo la forza, l’autocontrollo e la misura:

che non mi lasci, semplicemente,

portare dalla vita

ma organizzi con sapienza

lo svolgimento della giornata.

Aiutami a far fronte,

il meglio possibile,

all’immediato

e a riconoscere l’ora presente

come la più importante.

Dammi di riconoscere

con lucidità

che le difficoltà e i fallimenti

che accompagnano la vita

sono occasione di crescita e maturazione.

Fa’ di me un uomo capace di raggiungere

coloro che hanno perso la speranza.

E dammi non quello che io desidero

ma solo ciò di cui ho davvero bisogno.

Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi.

 

Antoine de Saint-Exupéry

 

IL SASSO

La persona distratta vi è inciampata.
Quella violenta, l’ha usato come arma.
L’imprenditore l’ha usato per costruire.
Il contadino stanco invece come sedia.
Per i bambini è un giocattolo.
Davide uccide Golia
e Michelangelo ne fece la più bella scultura.
In ogni caso, la differenza non l’ha fatta il sasso, ma l’uomo.

Non esiste sasso nel tuo cammino
che tu non possa sfruttare per la tua propria crescita.

 

(Anonimo)

Natale sei tu

Natale sei tu,

quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno

e lasciare entrare Dio nella tua anima.

L’albero di Natale sei tu

quando resisti vigoroso ai venti e alle difficoltà della vita.

Gli addobbi di Natale sei tu

quando le tue virtù sono i colori che adornano la tua vita.

La campana di natale sei tu quando chiami,

congreghi e cerchi di unire.

Sei anche luce di natale

quando illumini con la tua vita

il cammino degli altri con la bontà, la pazienza,

l’allegria e la generosità.

Gli angeli di Natale sei tu

quando canti al mondo un messaggio di pace,

di giustizia e di amore.

La stella di Natale sei tu

quando conduci qualcuno all’incontro con il Signore.

Sei anche i re magi

quando dai il meglio che hai senza tenere conto a chi lo dai.

La musica di Natale sei tu

quando conquisti l’armonia dentro di te.

Il regalo di Natale sei tu

quando sei un vero amico e fratello di tutti gli esseri umani.

Gli auguri di Natale sei tu

quando perdoni e ristabilisci la pace anche quando soffri.

Il cenone di Natale sei tu

quando sazi di pane e di speranza il povero che ti sta di fianco.

Tu sei la notte di Natale

quando umile e cosciente ricevi nel silenzio della notte

il Salvatore del mondo senza rumori

ne grandi celebrazioni;

tu sei sorriso di confidenza e tenerezza nella pace interiore

di un Natale perenne che stabilisce il regno dentro di te.

Un buon Natale a tutti coloro che assomigliano al Natale.

 

Parole attribuite a Papa Francesco

Vegliare è guardare nella direzione giusta

Vegliare non significa avere materialmente gli occhi aperti,

ma avere il cuore libero e nella direzione giusta,

cioè disposto al dono e al servizio.

Questo è vegliare!

Il sonno da cui dobbiamo svegliarci

è costituito dall’indifferenza, dalla vanità,

dall’incapacità di instaurare rapporti genuinamente umani,

dell’incapacità di farsi carico del fratello solo,

abbandonato o malato.

L’attesa di Gesù che viene si deve tradurre dunque,

in un impegno di vigilanza.

Si tratta anzitutto di meravigliarsi davanti l’azione di Dio,

alle sue sorprese e di dare a Lui il primato.

Vigilanza significa anche, concretamente,

essere attenti al nostro prossimo in difficoltà,

lasciarsi interpellare dalle sue necessità,

senza aspettare che lui o lei ci chieda aiuto,

ma imparare a prevenire, ad anticipare,

come fa sempre Dio con noi.

Maria, vergine vigilante e Madre della speranza, ci guidi in questo cammino,

aiutandoci a rivolgere lo sguardo verso “il monte del Signore”,

immagine di Gesù Cristo, 

che attira a sé tutti gli uomini e tutti i popoli.

 

Papa Francesco

 

 

Vivere la vita con felicità

Procedi con calma tra il frastuono

e la fretta e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio.

Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni rapporti con tutti.

Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza e ascolta gli altri:

pur se noiosi e incolti, hanno anch’essi una loro storia.

Evita le persone volgari e prepotenti:

costituiscono un tormento per lo spirito.

Se insisti nel confrontarti con gli altri rischi di diventare borioso e amaro,

perché sempre esister anno individui migliori e peggiori di te.

Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti.

Mantieni interesse per la tua professione, per quanto umile:

essa costituisce un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo.

Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno d’inganno.

Ma questo non ti renda cieco a quanto vi è di virtù:

molti sono coloro che perseguono alti ideali

e dovunque la vita è colma di eroismo.

Sii te stesso.

Soprattutto non fingere negli affetti.

Non ostentare cinismo verso l’amore,

perché, pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità,

esso resta perenne come il sempreverde.

Accetta docile la saggezza dell’età, lasciando con serenità le cose della giovinezza.

Coltiva la forza d’animo, per difenderti nelle calamità improvvise.

Ma non tormentarti con delle fantasie: molte paure nascono da stanchezza e solitudine.

Al di là di una sana disciplina, sii tollerante con te stesso.

Tu sei figlio dell’universo non meno degli alberi e delle stelle,

ed hai pieno diritto d’esistere.

E, convinto o non convinto che tu ne sia,

non v’è dubbio che l’universo si stia evolvendo a dovere.

Perciò sta’ in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui.

E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni,

nella chiassosa confusione dell’esistenza,

mantieniti in pace col tuo spirito.

Nonostante i tuoi inganni, travagli e sogni infranti,

questo è pur sempre un mondo meraviglioso.

Sii prudente.

Sforzati d’essere felice.

Max Ehrmann