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Primo piano

Il costo standard di sostenibilità per la scuola pubblica tutta, è la risposta al vicolo cieco in cui si è cacciata la scuola italiana

Il Disegno di Legge presentato il 10 luglio in Senato sembra fatto apposta per movimentare trasversalmente la coscienza dei cittadini (eletti ed elettori) che non sono più disposti a far finta di niente sulle garanzie di cui sopra.

Formato da un unico articolo, il DDL intende apportare alla L. 62/2000 le modifiche necessarie a) per evidenziare la garanzia della libertà di scelta educativa secondo la Costituzione e il Diritto europeo; b) per stabilire, ai fini della carriera, il riconoscimento del servizio svolto dai docenti nelle scuole paritarie; c) per definire meglio i controlli rivolti alle scuole paritarie da parte degli uffici Scolastici regionali; d) per normare attraverso convenzioni tra Stato e Scuole l’erogazione dei contributi “pari al costo standard studente”, che consiste in una “quota capitaria che permette una libera scelta della scuola senza costi economici aggiuntivi per la famiglia”.

Al DDL è allegata una tabella indicante la quantificazione del cs per alunno in alcune tipologie di scuole e di situazioni (classe con o senza alunni disabili in rapporto a famiglia bisognosa o no), dove il costo indicato per ciascun Corso non è indifferenziato, come avviene attualmente per la spesa pubblica dello Stato, identica su tutti i Corsi e in media doppia di quanto proposto nel DDL.

Poco conta, ormai, il colore politico di chi introduce la questione: il pluralismo educativo, la libertà di scelta in educazione, il sistema scolastico di qualità, il diritto all’insegnamento senza discriminazioni sono sicuramente multicolori perché nessuna persona intelligente, a qualunque schieramento parlamentare appartenga, oggi rifiuterebbe un sistema nazionale di istruzione a costo zero per tutti, per i cittadini che hanno già pagato le tasse, per lo Stato che non può spendere oltre, e che anzi risparmierebbe. Il costo standard di sostenibilità per la scuola pubblica tutta, statale e paritaria, è la risposta al vicolo cieco in cui si è cacciata la scuola italiana. Diamo atto alle coraggiose parlamentari che hanno presentato il DDL: sicuramente non l’hanno fatto per restare sole. Non sarebbe cosa saggia. La loro massima abilità politica a favore del vero bene dello Stato sarà evidente quando le convergenze sul DDL arriveranno da lontano. Mai sia che i personalismi e gli individualismi contino più del diritto di tanta povera gente oggi discriminata: docenti, alunni, famiglie… alla fin fine, una Nazione tutta.

Ora tutti quanti si punti alla garanzia a) della scelta dei docenti se insegnare in una buona scuola pubblica – statale o paritaria – a parità di titolo e di stipendio, b) del diritto di apprendere degli studenti senza discriminazione economica, c) della potestà genitoriale di scegliere fra una buona scuola pubblica statale e paritaria a costo zero avendo già pagato le tasse, d) della partecipazione dei cittadini al bene pubblico in un principio di sussidiarietà, senza derive statalistiche, e) della possibilità per la nazione di avere un sistema scolastico di eccellenza, smarcandosi dal regionalismo oggi imperante che vede la Lombardia e il Veneto ai primi posti Ocse-Pisa e la Campania e la Sicilia agli ultimi posti … le vituperate ma serie Prove Invalsi parlano chiaro.

sr AnnaMonia Alfieri

14ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato

“Imparare a guardare alla biodiversità, per prendercene cura”: è uno dei richiami dell’enciclica Laudato si’, rilanciato dalla Cei nel Messaggio per la Giornata nazionale per la Custodia del Creato, che la Chiesa italiana celebrerà il primo settembre prossimo. Oltre all’enciclica di Papa Francesco, il riferimento del Messaggio – firmato da due Commissioni episcopali Cei: la Commissione per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e la Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo – è il Sinodo che ad ottobre sarà dedicato all’Amazzonia, una regione che è “un polmone del pianeta e uno dei luoghi in cui si trova la maggior diversità nel mondo”.

La Giornata per la Custodia del Creato è, quindi, quest’anno per la Chiesa italiana “un’occasione per conoscere e comprendere quella realtà fragile e preziosa della biodiversità, di cui anche la nostra terra è così ricca”. Proprio il territorio italiano, infatti, “è caratterizzato da una varietà di organismi e di specie viventi acquatici e terrestri, a disegnare ecosistemi che si estendono dagli splendidi boschi delle Alpi – le montagne più alte d’Europa – fino al calore del Mediterraneo”. Al centro della biodiversità, si legge nel messaggio, “c’è uno sguardo contemplativo rivolto ad alcune aree chiave del pianeta dal bacino del Congo, alle barriere coralline, fino alla foresta dell’Amazzonia – sedi di una vita lussureggiante e differenziata, componente fondamentale dell’ecosistema terrestre”.  “Lasciarci coinvolgere in tale sguardo, per contemplare anche noi – grati, ammirati e benedicenti, come Francesco d’Assisi le creature della terra ed in particolare il mondo della vita, così vario e rigoglioso”, l’invito della Cei.

Leggi il Messaggio x la Giornata

Chiesa e internet: WeCa, eletto presidente Fabio Bolzetta

L’Assemblea dei soci dell’Associazione Web cattolici italiani ha eletto come nuovo presidente Fabio Bolzetta, giornalista inviato di Tv2000 e docente a contratto presso l’Università Lumsa di Roma.

La realtà nazionale fondata nel 2003 per accompagnare e sostenere un uso consapevole della Rete e dei social media è promossa, tra gli altri, da Fondazione Comunicazione e cultura, Università Cattolica del S. Cuore di Milano, Università di Perugia, diocesi di Roma, diocesi di Perugia-Città della Pieve e Ids Unitelm.
“Ringrazio l’Assemblea, il Consiglio dei soci di WeCa e la Fondazione Comunicazione e cultura per la fiducia accordatami – ha sottolineato Bolzetta -. A Giovanni Silvestri un enorme grazie per il suo servizio infaticabile, pacato e sempre generoso. Mi impegno nel continuare a servire l’Associazione dei Web cattolici italiani, in un crescente legame con il territorio e proseguendo il sostegno di progetti di ricerca e formazione per affrontare la sfida a cui siamo chiamati, da comunicatori e da credenti, di fronte alle nuove tecnologie e ai social media. Affinché anche noi nel nostro piccolo, come ha invitato Papa Francesco nel Messaggio per la 53ª Giornata mondiale per le comunicazioni sociali, possiamo promuovere nella Rete ‘la strada al dialogo, all’incontro, al sorriso, alla carezza” per poter affermare pienamente di essere e sentirci comunità’”.
Fabio Bolzetta (Como, 1979) è giornalista professionista, in video dal 2002 a TV2000, conduce il telegiornale ed è inviato della redazione giornalistica. Laureato in Scienze della Comunicazione, insegna come docente a contratto presso l’Università Lumsa di Roma. È autore di libri – l’ultimo di prossima uscita dedicato alle nuove tecnologie – e articoli sulla comunicazione e i social media pubblicati anche sul quotidiano della Santa Sede “L’Osservatore Romano”.
Esperto di nuove tecnologie, collabora dal 2003 con l’Associazione Web cattolici italiani (WeCa) e ha curato l’organizzazione di incontri internazionali sulla comunicazione digitale e la realizzazione di trenta tutorial dedicati a Chiesa e internet. Tra i riconoscimenti ricevuti: il “Premio Bonifacio VIII” ad Anagni, il “Leone d’Argento” a Narni, la “Carta di cittadinanza europea” dal Comune di Norcia e il “Premio Gorgone d’oro per il giornalismo” a Gela. Sposato da dieci anni, ha due figli.
Confermata come vicepresidente Rita Marchetti (Foligno 1979), ricercatrice presso l’Università degli studi di Perugia. Gli altri membri del Consiglio direttivo eletto sono don Giovanni Benvenuto (diocesi di Genova), suor Teresa Braccio (Figlie di San Paolo), Danilo Di Leo (diocesi di Brindisi), Christian Giorgio (diocesi di Roma), Piercesare Rivoltella (Università Cattolica del Sacro Cuore), Andrea Tomasi (Università di Pisa), Francesca Triani (Seed). Del Collegio dei sindaci fanno parte Francesco De Strobel, Paolo Forti, Massimiliano Catalani.

Madre Yvonne, nominata membro della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica

Nominati da Papa Francesco i nuovi membri della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Tra questi P. Arturo Sosa Abascal, S.I., Preposito Generale della Compagnia di Gesù e Presidente della Unione Superiori Generali (USG).

Per la prima volta sono state nominate come membri anche 7 Superiore generali degli ordini femminili: Kathleen Appler, F.d.C., Superiora Generale delle Figlie della Carità di S. Vincenzo de’ Paoli, Yvonne Reungoat, F.M.A., Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice (Salesiane di Don Bosco) e Presidente dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia (USMI), Françoise Massy, F.M.M., Superiora Generale delle Suore Francescane Missionarie di Maria, Luigia Coccia, S.M.C., Superiora Generale delle Suore Missionarie, Pie Madri della Nigrizia (Comboniane), Simona Brambilla, M.C, Superiora Generale delle Suore Missionarie della Consolata, M. Rita Calvo Sanz, O.D.N., Superiora Generale dell’Ordine della Compagnia di Maria Nostra Signora,e la Sig.na Olga Krizova, Presidente Generale dell’Istituto Secolare Volontarie di Don Bosco.

A madre Yvonne, auguri per un fecondo contributo alla vita religiosa e un ricordo nella preghiera.

Il Pluralismo fa bene ma il Monopolio è comodo. Per non pensare

I cittadini genitori che scelgono liberamente l’educazione dei figli fanno paura, perché non sono trasformabili in sudditi… I cittadini che sanno, pensano, criticano, giudicano, scelgono fanno paura al Potere Costituito; non resta che delegittimarli nel loro agire responsabile, perché libero, e privarli dello spazio di scelta ledendo la potestà genitoriale e il pluralismo educativo.

L’art. 30 della Costituzione recita: “E` dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.”

…”Nei casi di incapacità” provvede la legge, che cosi potrà fare dei bambini ciò che vuole: sottrarli alla patria potestà dei genitori, educarli, affidarli, istruirli, condizionarli, venderli. La cronaca (nera) è sotto gli occhi di tutti.

Stride lo sconcerto perbenista di quanti oggi si sdegnano, eppure forse sapevano. Nessuna meraviglia, dopo che per anni la famiglia è stata delegittimata e depredata del diritto di scegliere l’educazione di questi figli… solo perché indigente. “Tu non scegli l’educazione per tuo figlio, tu non puoi, tuo figlio te lo istruisco io, e te lo tolgo pure, perché io posso, sono il Potere Costituito”.

Nella logica delle cose tutto ha una premessa, un percorso una conclusione. Il Governo sia chiaro e responsabile nei confronti dei Genitori: il pluralismo educativo garantisce la libertà e il monopolio crea burattini sottomessi, in tutti i campi. Dica, il Governo, se vuole reiterare all’infinito “Angeli e demoni”.

Un cittadino che si sente preda di uno Stato che non lo difende ma lo discrimina, diventa sempre più inerte. L’Italia è uno stato di diritto e in quanto tale deve garantire i diritti che riconosce; l’alternativa è il far west della difesa personale, dei poteri forti, della società imbarbarita.

Se i genitori sapessero che, essendo liberi, hanno la responsabilità educativa, svilupperebbero una coscienza critica e una consapevolezza educativa che non cederebbe all’elettroshock. Soprattutto, capirebbero che la libertà di educare non è “acquistabile” a nessun prezzo e quindi per il suo esercizio deve essere garantita la libertà economica. Per questo è necessario riconoscere una dote a ciascuno studente, pari ad un costo standard di sostenibilità ossia all’ammontare minimo di risorse da riconoscere a ciascuna scuola pubblica – statale e paritaria – sulla base di parametri certi. Chi si sente legittimato ad alimentare la confusione, altro non fa che discriminare. E se chi discrimina è lo Stato, è proprio finita.

Suor Anna Monia Alfieri 

Memoria e gratitudine. Due belle esperienze

Non so se con queste mie povere parole riuscirò ad esprimere la riconoscenza per questi due anni particolarmente interessanti e costruttivi per la mia formazione e per la mia preparazione ai voti perpetui.

Io, suor Michelle, brasiliana, appartenente alla Congregazione delle Suore Francescane dell’Immacolata Concezione di Lipari, concludendo in questo secondo anno la bellissima esperienza, sono consapevole di aver ricevuto un ricco “ bagaglio” di conoscenze, principi e percorsi, per il mio cammino di consacrazione al Signore, alla luce della Scrittura e degli insegnamenti della Chiesa, che sono state trasmesse da esperti relatori nelle diverse discipline.

Ho gustato tutto come un “aperitivo” che mi servirà ad approfondire ancora di più ogni argomento, perché ho compreso che la conoscenza non finisce mai: quanto più amo, più voglio conoscere l’Amato e viceversa!

Inoltre, l’ essere stata insieme a tante juniores di diverse Congregazioni, di diverse nazionalità e cultura, condividendo anche rapporti di vera amicizia ha enormemente arricchito la mia vocazione. Sapere e vedere quante meraviglie il Signore opera in ognuno di noi e vedere la stupenda e creativa azione dello Spirito Santo nella sua Chiesa, ha rafforzato ancora di più il mio amore a Dio che mi ama incondizionatamente.

So di portare nel cuore questa esperienza, grazie ai miei Superiori e alla mia Comunità. Sento pertanto il bisogno di ringraziare tutti per questo apporto formativo, specialmente Suor Rita e a Suor Mariangela che sono state vicine a noi tutte con tanto amore, come vere mamme spirituali.

Sarà ora mia responsabilità custodire questo tesoro e farlo fruttificare nella mia vita, nella mia Congregazione e fraternità, nel servizio ai miei fratelli, dove Dio mi chiamerà a seminare, facendomi pane per mezzo della SUA GRAZIA e saziare così la “fame” di tanti miei fratelli poveri.

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Mi chiamo Sthefanie e 8 mesi fa sono arrivata in Italia per continuare il mio cammino vocazionale insieme alle Suore Carmelitane Teresiane. Sono venuta dal Brasile e confesso che avevo paura, dubbio e difficoltà per lasciare il mio paese, le persone che amo, ma Dio ha condotto la mia storia e per amore di Gesù sono venuta.

Dal giorno in cui sono arrivata, ho ricevuto tante grazie, tutto molto di più di quello che potevo immaginare e tra i tanti regali del Signore uno non meno speciale è stata l’opportunità di partecipare della formazione dell’USMI.

L’USMI mi ha offerto l’occasione d’incontrare nuove amiche di altri istituti e Paesi con cui imparo e condivido tante cose, me ha dato insegnanti che condividono i contenuti belli attraverso l’esperienza che hanno fatto con Dio e di trovare tutti giorni l’accoglienza affettuosa di Suor Rita e Suor Mariangela che sono sempre disponibili per aiutarci.

Ringrazio Dio per questa opportunità e aspetto che le altre novizie che verranno dopo di me approfitteranno di questo periodo di formazione e che come io, loro possono imparare tante cose belle che ci permettano di vivere questo amore a Gesù e trasmetterlo agli altri.

 

 

Il progetto pastorale scolastico – Domani, 21 giugno Convegno a Roma

Come stabilito dalla legge 62/2000, il nostro sistema nazionale di istruzione è costituito dalle scuole pubbliche statali e dalle scuole pubbliche paritarie gestite dai privati e dagli enti locali, al fine di garantire la libertà di scelta educativa in un contesto di pluralismo scolastico ispirato ai principi della Costituzione italiana e del diritto europeo.

La scuola paritaria oltre ogni difficoltà si interroga affinchè resti una presenza di pluralismo educativo con una identità definita.

Se ne parla il 21 e 22 giugno 2019, a Roma, in un convegno sulla scuola cattolica promosso da Usmi Nazionale e Figlie di Maria SS. dell’Orto.

 

Programma

Con riconoscenza e affetto

Suor Maria Cecilia Libreri , suora della Congregazione di S. Giovanna Antida Thouret ha finito la sua corsa terrena per raggiungere la casa del Padre.

Con riconoscenza e affetto la ricordiamo; suor Cecilia ha dedicato oltre un trentennio della sua vita all’Usmi Nazionale, nel settore Scuola e Cultura, in particolare, ed in seguito come Segretaria dell’Area Pastorale d’Ambiente ed è stata una presenza solare, serena, precisa e puntuale nel suo lavoro, affettuosa e disponibile con tutti.
Nel 2012, è stata trasferita nella comunità di Malta, sua terra natale, dove con seri problemi di salute ha vissuto questi ultimi anni accompagnata anche dall’affetto dei suoi familiari.
Per quante la ricordano, e anche per chi non l’ha conosciuta, una preghiera per lei e un grazie al Signore per il dono della sua vita e della sua testimonianza.

 

Tra realtà e progettualità. Consiglio Nazionale

Si è svolto dal 5 al 16 giungo c.a. nella sede dell’USMI, in via Zanardelli – Roma, il Consiglio Nazionale, organismo collegiale per il collegamento dell’Unione nelle regioni; partecipano a questo significativo incontro, per diritto il Consiglio di Presidenza, la Segretaria, l’Economa, le Presidenti e le Segretarie regionali, le coordinatrici dei tre ambiti (Formazione, Comunicazione, Pastorale) e la responsabile del Centro Studi e della rivista Consacrazione e Servizio. Erano presenti inoltre alcune sorelle che rappresentano per alcuni settori l’USMI presso la Conferenza Episcopale Italiana.

Ha aperto il Consiglio la Presidente dell’Usmi nazionale, Madre M. Yvonne Reungoat, fma che ha ringraziato per la presenza e per il servizio che ognuna svolge. Inoltre ha affermato che “ogni incontro apre un nuovo orizzonte e ci interpella, la conoscenza reciproca fa crescere la nostra vita.

La comunione fraterna tra carismi e tra le nostre congregazioni è segno eloquente della testimonianza che possiamo dare al mondo ed è il futuro della vita consacrata. Qui è la vera profezia. L’invito, poi, è stato quello di metterci in ascolto dello Spirito in un processo di apertura della mente e del cuore”.

Infatti il momento successivo è stato quello dell’ascolto attento delle Presidenti che hanno evidenziato i punti forza e le criticità del cammino nella propria Regione; questo ci ha permesso di cogliere la ricchezza ancora oggi della forza carismatica delle Congregazioni presenti sul territorio ma di evidenziare anche i punti nodali da tener presente per progettare in modo realistico e significativo il lavoro dei prossimi anni. Non è mancato il dialogo su quanto comunicato e anche riguardo le sfide a cui siamo state interpellate durante l’Assemblea di quest’anno.

La mattinata di domenica 16 c.m. è stata dedicata alla presentazione del Progetto/Programmazione da parte del Consiglio di Presidenza per il cammino dei prossimi quattro anni.

A partire dal percorso del quinquennio precedente, dai contenuti dell’ultima Assemblea Nazionale e dalla riflessione del Consiglio di Presidenza e dal confronto con le sorelle dei vari Ambiti, il Consiglio di Presidenza ha cercato di mantenere uno sguardo aperto sulla realtà sociale, ecclesiale e soprattutto, sulle sfide lanciate dal momento storico che viviamo – così ha detto la madre Presidente – e abbiamo compreso, con maggior consapevolezza che siamo chiamate a superare la frammentarietà della nostra vita e a camminare verso l’integralità per essere profezia di comunione. Per questo si è scelto per i prossimi quattro anni di continuare a sviluppare il tema “L’arte del passaggio” approfondendo alcuni processi in atto, relativi al “passaggio” che la vita religiosa sta vivendo e, si immagina, vivrà nei prossimi anni. Si è inteso così rafforzare la continuità del percorso. Perciò “L’arte del passaggio. Processi in atto” è la priorità che guiderà il nostro cammino e che ci metterà in un dinamismo di circolarità, di apertura e di restituzione che come forza centripeta attirerà l’ambito della governance, della formazione, della comunicazione e della pastorale, li metterà in movimento, rilanciandoli nei tre livelli: nazionale, regionale, diocesano.

La programmazione dell’USMI Nazionale sarà inviata cartacea con il num. 5 della rivista Consacrazione e Servizio e on line sul sito www.usminazionale.it; quelle regionali saranno segnalate di volta in volta nella rubrica Eventi regionali sempre nel sito.

L’Assemblea ha accolto con gratitudine le prospettive e i “nuovi germogli” che lo Spirito sempre suggerisce e con la speranza di un lavoro sempre più in rete e in uno stile di sinodalità si è dato appuntamento per la prossima Assemblea con l’augurio di camminare insieme, di sostenersi a vicenda e di incoraggiarsi perché la vocazione dell’USMI è quella di essere “la casa comune” dove ci si confronta e si ritrova nelle differenze la ricchezza per far crescere il bene.

Nessuno rimanga chiuso nel proprio io… Giornata mondiale missionaria 2019

Nella solennità di Pentecoste, domenica 9 giugno c.a., è stato pubblicato il Messaggio del Santo Padre Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale 2019, che si celebrerà domenica 20 ottobre, nel contesto del Mese Missionario Straordinario voluto dal Papa per il centenario della Lettera apostolica Maximum illud e soprattutto per riscoprire “il senso missionario della nostra adesione di fede a Gesù Cristo, fede gratuitamente ricevuta come dono nel Battesimo”. Il titolo del messaggio è lo stesso del Mese Missionario Straordinario dell’Ottobre 2019: “Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo”.

“Nessuno rimanga chiuso nel proprio io, nell’autoreferenzialità della propria appartenenza etnica e religiosa”, è l’invito del Pontefice che sottolinea la necessità di “una rinnovata Pentecoste” che “spalanca le porte della Chiesa affinché nessuna cultura rimanga chiusa in sé stessa e nessun popolo sia isolato ma aperto alla comunione universale della fede”.

Anche oggi, spiega il papa nel testo, la Chiesa “continua ad avere bisogno di uomini e donne che, in virtù del loro Battesimo, rispondono generosamente alla chiamata ad uscire dalla propria casa, dalla propria famiglia, dalla propria patria, dalla propria lingua, dalla propria Chiesa locale”. “Annunciando la Parola di Dio, testimoniando il Vangelo e celebrando la vita dello Spirito – aggiunge – chiamano a conversione, battezzano e offrono la salvezza cristiana nel rispetto della libertà personale di ognuno, in dialogo con le culture e le religioni dei popoli a cui sono inviati”.

E questo diventa ancora più urgente in un tempo segnato da “dilagante secolarismo” che “quando si fa rifiuto positivo e culturale dell’attiva paternità di Dio nella nostra storia, impedisce ogni autentica fraternità universale che si esprime nel reciproco rispetto della vita di ciascuno”. “Senza il Dio di Gesù Cristo – ammonisce –  ogni differenza si riduce ad infernale minaccia rendendo impossibile qualsiasi fraterna accoglienza e feconda unità del genere umano”.

Leggi il testo del Messaggio