Essere giovani non significa solo cercare piaceri passeggeri
e successi superficiali.
Affinché la giovinezza realizzi la sua finalità nel percorso della tua vita,
dev’essere un tempo di donazione generosa,
di offerta sincera,
di sacrifici che costano ma ci rendono fecondi.
È come diceva un grande poeta:
«Se per recuperare ciò che ho recuperato
ho dovuto perdere prima ciò che ho perso,
se per ottenere ciò che ho ottenuto
ho dovuto sopportare ciò che ho sopportato,
se per essere adesso innamorato
ho dovuto essere ferito,
ritengo giusto aver sofferto ciò che ho sofferto,
ritengo giusto aver pianto ciò che ho pianto.
Perché dopotutto ho constatato
che non si gode bene del goduto
se non dopo averlo patito.
Perché dopotutto ho capito
che ciò che l’albero ha di fiorito
vive di ciò che ha di sotterrato»
Francisco Luis Bernárdez, “Soneto”, in Cielo de tierra, Buenos Aires, 1937.
Dall’Esortazione Apostolica Post-Sinodale – CHRISTUS VIVIT del S. Padre Francesco