Nella solennità di Pentecoste, domenica 9 giugno c.a., è stato pubblicato il Messaggio del Santo Padre Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale 2019, che si celebrerà domenica 20 ottobre, nel contesto del Mese Missionario Straordinario voluto dal Papa per il centenario della Lettera apostolica Maximum illud e soprattutto per riscoprire “il senso missionario della nostra adesione di fede a Gesù Cristo, fede gratuitamente ricevuta come dono nel Battesimo”. Il titolo del messaggio è lo stesso del Mese Missionario Straordinario dell’Ottobre 2019: “Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo”.
“Nessuno rimanga chiuso nel proprio io, nell’autoreferenzialità della propria appartenenza etnica e religiosa”, è l’invito del Pontefice che sottolinea la necessità di “una rinnovata Pentecoste” che “spalanca le porte della Chiesa affinché nessuna cultura rimanga chiusa in sé stessa e nessun popolo sia isolato ma aperto alla comunione universale della fede”.
Anche oggi, spiega il papa nel testo, la Chiesa “continua ad avere bisogno di uomini e donne che, in virtù del loro Battesimo, rispondono generosamente alla chiamata ad uscire dalla propria casa, dalla propria famiglia, dalla propria patria, dalla propria lingua, dalla propria Chiesa locale”. “Annunciando la Parola di Dio, testimoniando il Vangelo e celebrando la vita dello Spirito – aggiunge – chiamano a conversione, battezzano e offrono la salvezza cristiana nel rispetto della libertà personale di ognuno, in dialogo con le culture e le religioni dei popoli a cui sono inviati”.
E questo diventa ancora più urgente in un tempo segnato da “dilagante secolarismo” che “quando si fa rifiuto positivo e culturale dell’attiva paternità di Dio nella nostra storia, impedisce ogni autentica fraternità universale che si esprime nel reciproco rispetto della vita di ciascuno”. “Senza il Dio di Gesù Cristo – ammonisce – ogni differenza si riduce ad infernale minaccia rendendo impossibile qualsiasi fraterna accoglienza e feconda unità del genere umano”.