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Con la speranza attiva del contadino…

Si può davvero invertire la rotta di questa nostra storia che sembra risucchiata verso il basso? Puntare gli occhi e il cuore, insieme alla fatica delle mani, al germoglio di speranza che pure spunta? Le radici della storia in realtà affondano nelle relazioni quotidiane degli uomini. E solo se si capisce come funziona tale corrente profonda della storia, ognuno può anche capire qual è il proprio posto nel mondo. Nella vita storie personali più o meno accidentate, tanti deserti, qualche oasi; sempre grovigli di paure e nodi di desideri… Ma di fronte all’ennesima, orribile violenza omicida compiuta a Parigi da ‘esseri umani’, lo sgomento per l’odio insensato e la tentazione della paura lievitano; cresce anche il rischio di una radicalizzazione dello scontro e facilmente si perde persino il coraggio di cercare la rotta….
Eppure la barbarie del nuovo millennio è in atto da tempo, più o meno nell’indifferenza generale. “Cristiani perseguitati e dimenticati”: è l’amara constatazione del Rapporto Acs, la cui opera di denuncia presso l’opinione pubblica è stata molto elogiata da Papa Francesco. Il gruppo religioso, ad oggi il più perseguitato nel mondo, è quello cristiano; nello stesso tempo è anche quello sulle cui condizioni drammatiche cala con più facilità la cappa del silenzio. I dati emersi dal Rapporto Acs indicano che tra l’ottobre 2013 e il giugno 2015, la condizione dei cristiani nei Paesi dove Gesù muore sui Calvari del nostro tempo si è drammaticamente aggravata. Le nazioni classificate di “estrema” persecuzione sono salite da 6 a 10 con l’aggiunta di Iraq, Nigeria, Sudan e Siria. In Iraq oltre 120.000 cristiani, sotto la minaccia delle armi del cosiddetto Stato islamico, sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni; in Nigeria la setta estremista di Boko Haram ha spinto alla fuga circa 100.000 cristiani dalla sola diocesi di Maiduguri, nella quale sono state distrutte ben 350 chiese…
Padre Joseph Bouzouzi, vescovo degli armeni cattolici ad Atena confida: “Di questa guerra non si raccontano le persone, la paura, il pericolo di morte che incombe su di noi in ogni momento. Ci manca tutto. E la gente scappa per sopravvivere”. Il patriarca della chiesa siro-cattolicaIgnace Youssif III Younan, sulla situazione delle minoranze cristiane perseguitate nel Vicino Oriente, pronuncia un duro attacco durante il Sinodo in Vaticano: “Siamo stati dimenticati, traditi dai Paesi occidentaliche seguono l’opportunismo politico ed economico”. E il patriarca di Baghdad, Raphael Sako, durante lo stesso Sinodo, ha reso la testimonianza di una Chiesa martire. Lo ha fatto con dolcezza e mitezza, con un’apertura d’animo e una visione piena di speranza sul futuro dei cristiani in quelle terre dove nacque la fede di Abramo… Una testimonianza di fede come la sua, vissuta nella gioia, è vera fonte di speranza.
Teilhard de Chardin è stato profetico: esistono tante contraddizioni nella libertà dell’uomo, si passa attraverso tanta devastazione e a volte sembra che il male prevalga. Ma non è così, perché la Vita vera vissuta nell’amore non è mai distrutta. Se mente e cuore guardano in alto, quel germoglio di speranza spunterà. Non importa quando. Certo il cielo dell’umanità non sarà mai vuoto.
Luciagnese Cedrone