La congiura della paura e l’offensiva della misericordia
Primo Anno Santo ai tempi dell’Isis e delle sue stragi. Nessun rinvio. Gli attentati di Parigi hanno semmai accentuato il bisogno di misericordia. Apertura ufficiale l’8 dicembre. Il via di fatto il 29 novembre in Africa. Nella cattedrale di Bangui – luogo simbolo del Paese più martoriato e dilaniato dai conflitti – il Papa entrerà in una moschea e pregherà con i leader musulmani per un futuro di pace, giustizia e riconciliazione.
A Roma per evitare assembramenti, i pellegrini verranno distribuiti secondo la data e l’ora; seguiranno perciò un percorso privilegiato e protetto. L’apertura di una Porta Santa in tutte le Diocesi aiuterà a contenere il rischio di attentati terroristici.
Per dire e fare…
La Bolla di indizione del Giubileo evidenzia la necessità di tenere viva nella Chiesa la consapevolezza di essere presente nel mondo per dispensare la Misericordia di Dio. Ma già il Concilio Vaticano II aveva vinto la grande sfida di imparare a dialogare col mondo aprendosi a ogni uomo. Oggi l’Anno Santo rivolge ai cristiani -e non solo- l’invito a vivere e trasmettere quella Misericordia, che getta luce nelle tenebre del cuore e la diffonde intorno in bagliori di gioia. “Sono convinto -ha detto Papa Bergoglio- che tutta la Chiesa potrà trovare in questo Giubileo la gioia per riscoprire e rendere feconda la misericordia di Dio, con la quale tutti siamo chiamati a dare consolazione a ogni uomo e donna del nostro tempo”.
Un tempo dunque destinato al raccolto dei semi via via piantati: misericordia, tenerezza, vicinanza ai poveri, riscoperta di una Chiesa più semplice e più vicina a chi soffre… fino a un cambiamento delle politiche che rimetta finalmente al centro le persone.
…misericordia, misericordia e ancora misericordia
Un tema su cui Papa Francesco insiste fin dal primo giorno del suo pontificato. “La misericordia cambia il mondo”, dice nel suo primo Angelus. E ancora, in ordine sparso: “la misericordia è la giustizia di Dio”, “è una carezza sulle ferite dei nostri peccati”, “solo chi è stato accarezzato dalla sua tenerezza, conosce veramente il Signore”. Per due anni ha preparato il terreno a questo Giubileo. Con parole, gesti e anche trovate originali come quella della “Misericordina”, il kit di medicina spirituale. “Non dimenticatevi di prenderla perché fa bene al cuore, all’anima e a tutta la vita. La sua efficacia è garantita dalle parole di Gesù. Prendetela e diffondete ovunque l’amore”.
L’organizzazione di questo Giubileo è affidata al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, perché “possa animarlo come una nuova tappa del cammino nella missione di portare ad ogni persona il Vangelo della misericordia”. Il che, in primis, chiede di svegliare in sé la certezza che le persone non nascono buone o cattive, ma sono condizionate da come vivono, dalla scuola e dalle opportunità che hanno.