Via Giuseppe Zanardelli, 32

00186 Roma - Italia

+39 06 6840051

Fax +39 06 56561470 segreteria@usminazionale.it

Title

Autem vel eum iriure dolor in hendrerit in vulputate velit esse molestie consequat, vel illum dolore eu feugiat nulla facilisis at vero eros et dolore feugait

Il servizio più difficile

servizioChiusi in se stessi non si scoprirà mai quel “Dio che gioisce e ride con l’uomo davanti ai caldi giochi del sole e del mare” (P.P. Pasolini), e che versa le sue lacrime nelle lacrime delle sue creature. Si troveranno invece solo distanza e solitudine. Perché “chi non sa ascoltare il proprio fratello presto non saprà ascoltare neppure Dio e sarà sempre lui a parlare anche con il Signore” (D. Bonhoeffer). In realtà se non si impara ad ascoltare si parlerà senza toccare il cuore dell’altro, finendo con il tempo per perdere anche la parola… In quante famiglie e comunità le persone si ritrovano a vivere ‘insieme’ lasciandosi travolgere dalla dinamica difensiva, dall’indifferenza, dalla rassegnazione…diventando culle di silenzio e di solitudini!
La gestione dell’affettività e dell’emotività in un contesto comunitario sembra essere un nervo scoperto della vita comune. Sotto molti aspetti ‘le età’ sembrano vivere oggi in ‘mondi diversi della stessa vita’ e le esperienze che ciascuno fa all’interno del proprio mondo appaiono per tanti motivi poco comunicabili. L’esperienza raccontata insomma non sembra più convincente. Come se contasse solo quella vissuta. Così ogni età si muove come se fosse assorbita dai propri incomunicabili problemi, che si rivelano diversi da quelli che in passato hanno prodotto conoscenze e sapienze…
Ma è veramente così, o ancora una volta è un fatto di comunicazione? Certo la distanza fra le generazioni oggi è diminuita, fino al punto che i modelli di ruolo educativo di cui disponiamo non prevedono quasi più una comunicazione di tipo bidirezionale e gli adulti tendono ad oscillare tra autoritarismo e resa. Certo non si dispone nemmeno di molta sapienza e quel poco che c’è non viene insegnato da nessuna parte. È grande perciò il bisogno di comunicarsi le esperienze fra le diverse generazioni. Tale situazione interpella in particolare la vita consacrata a farsi ambito e laboratorio di esperienze diverse.
Anche la solitudine e il silenzio possono condurre a seminare largamente. E la distanza di Dio – accolta come invito a ricercare Lui nella profondità di se stessi – si rivela un dono per l’uomo. Trovare uno spazio per Dio infatti permette di trovarne per la propria interiorità e per TUTTI. Diventa facile allora comunicare ciò che si sente dentro, le esperienze e la propria storia spirituale con la carica emotiva e affettiva che le accompagna.
Da Papa Francesco l’invito a interrogarsi: “Mi sono per così dire ‘accomodato’ nella mia vita cristiana, nella mia vita religiosa, nella mia vita di comunità, o conservo la forza dell’inquietudine per Dio, per la sua Parola, che mi porta ad ‘andare fuori’, verso gli altri?”. Il cuore reclama sempre – anche e soprattutto nei momenti più difficili – un di più di attenzione e di amore a ciò che ‘sale dal fondo’.
Luciagnese Cedrone, ismc
lucia.agnese@tiscali.it