Via Giuseppe Zanardelli, 32

00186 Roma - Italia

+39 06 6840051

Fax +39 06 56561470 segreteria@usminazionale.it

Title

Autem vel eum iriure dolor in hendrerit in vulputate velit esse molestie consequat, vel illum dolore eu feugiat nulla facilisis at vero eros et dolore feugait

Giustizia climatica

Nelle Filippine l’Associazione dei Superiori Maggiori “ha invitato tutte le Congregazioni religiose del Paese a dotarsi di speciali uffici dedicati al cambiamento climatico e così coordinare la loro azione sul fronte dell’emergenza ambientale”. In una sua recente Assemblea essa – rispondendo così all’appello lanciato da Papa Francesco nell’Enciclica Laudato si’ – ha deciso di mettere la “giustizia climatica” tra le sue priorità sulla cura della casa comune. Con questa iniziativa essa intende seguire l’esempio della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche (Fabc), che, recentemente, ha istituito un Climate Change Desk e punta a creare un ufficio dedicato al cambiamento climatico in ciascuna Conferenza episcopale del continente. I nuovi uffici lavoreranno in stretta collaborazione con le associazioni cattoliche impegnate sul fronte ambientale e, in particolare, con il Global Catholic Climate Movement (Gccm), la rete cattolica globale sui cambiamenti climatici creata lo scorso gennaio in vista del Summit mondiale sul clima (Cop 21) che si terrà a Parigi il prossimo dicembre.
L’associazione si è inoltre impegnata a diffondere e far conoscere l’enciclica Laudato si’ tra i fedeli. “L’obiettivo – si legge nella dichiarazione – è di fare maturare una consapevolezza e una ‘spiritualità ecologica che siano inserite nel contesto dei carismi di ciascuna Congregazione religiosa’ e del loro impegno per l’ambiente, la gestione dei disastri, la buona governance, la lotta alla corruzione e la promozione della pace”.
Un coinvolgimento globale – ben organizzato – di ognuno e di tutti, delle comunità e dei singoli. Non basta più guardare al povero o alla famiglia indigente della porta accanto e al mendicante sul marciapiede sotto casa. Non bastano più – anche se sempre e comunque necessarie e non sopprimibili – le molteplici mense e le plurime case-famiglia. Lo sguardo, l’attenzione, l’impegno di tutti e di ognuno – anche soprattutto dei consacrati – hanno immancabilmente una ampiezza umano-cosmica. E’ ritornare all’eden, nei primordi della storia umana. Là dove il primo uomo scoperse con gioioso stupore e ferma attrattiva l’altro essere diverso e certamente simile a sé, ma soprattutto suo complementare, insieme chiamati valorare e custodire, lavorare, far produrre quello che oggi è definito da papa Francesco “casa comune”. Tutto è inscindibilmente legato a tutti e a tutto. Da allora. Tutte e tutti sciamo insieme – inscindibilmente – legati alla questione umano-ambientale. Uomo e ambiente dei e nei vari continenti perché tutti e tutto sia conforme a quell’iniziale mandato. (Da: Bollettino radiogiornale, 07.08.2015).