“Far conoscere e amare Gesù con tutti i mezzi”, era il grande invito-appello con cui il venerabile p. Emmanuel d’Alzon sollecitava le Oblate dell’Assunzione, Istituto da lui fondato – or sono 150 anni – nel 1865 a Rochebelle, (Francia). Ben salde nella fede, ma anche molto competenti nel campo educativo, sociale e sanitario, esse svolgono già dai primi anni di vita la loro azione apostolica in nazioni diverse. E così continuano ora. Attualmente sono presenti e operanti in 25 Paesi su quattro continenti: Europa, America Latina, Asia, Africa. La loro spiritualità è centrata sull’amore di Gesù Cristo, della Vergine Maria, della Chiesa; da queste solidissime basi lo sguardo, l’amore, gli interessi possono aprirsi all’umanità intera. Il loro impegno si concretizza presso i più piccoli, gli emarginati nelle diverse realtà sociali ed ecclesiali in cui sono inserite. Sanno di essere a servizio dell’unità, della verità e della carità; intendono non rifiutare nulla delle situazioni in cui il loro impegno può risultare utile: insegnare nelle loro scuole, gestire i loro ospedali o dispensari; se necessario alla vita corrente e all’autofinanziamento, attendono anche alla coltivazione dei campi. Ma l’idealità di fondo è quella che fu anche di san Paolo: poter dire “vive in me Cristo”. Altrimenti ogni attività sarebbe semplicemente lavoro e non annuncio, né evangelizzazione. Sono coscienti che con il loro percorso giubilare ben organizzato e ben vissuto può sorgere un nuovo slancio apostolico a servizio del Regno.
L’USMI gode per questi 150 anni di ‘presenza’ fattiva e gioiosa nella Chiesa. Augura all’Istituto una sempre più intensa fedeltà ad un carisma che è davvero sempre attuale. (B.M.)