La fraternitas cristiana è per una comunità la vera e autentica “dote della sposa” offerta da Cristo alla Chiesa. Nell’opera e nel pensiero di Ottato, vescovo di Milevi vissuto nella metà del IV secolo, si deve sempre poter cercare una conciliazione, una coesione e un’unità dentro ogni comunità “strappata”. Nel dire «L’amore dell’innocenza non è più importante dell’utilità della pace e dell’unità» (De schismate donatistarum VII,3,4), il vescovo africano non assume solo la vis polemica di chi sta difendendo la propria comunità dagli attacchi degli scismatici ma ha a cuore la sollicitudo pastoralis di chi si sforza di cercare e mettere in luce la bellezza della vita cristiana. I religiosi seguono un percorso di fede, un itinerario spirituale che rispecchia il vero volto della fraternitas in Christo. Lui dimostrò di aver compreso il messaggio evangelico del dialogo e della misericordia, dell’ascolto e della reciprocità più forte di qualunque atteggiamento di condanna o di severa intransigenza. Ottato fu uomo onesto, sincero, pratico, dalla fede semplice ma sicura, nutrita da autentico amore per la Chiesa. Non fu un teologo speculativo, un oratore particolarmente raffinato. Fu un pastore, un sensibile osservatore del suo tempo, deciso a guardare avanti più che a rimanere fossilizzato su confutazioni e disquisizioni che si legavano a circostanze troppo contestuali, destinate ad essere cancellate dalla storia e dal suo progredire. Anche Agostino, nel suo De doctrina christiana, finirà per esprimere riconoscenza alla sua persona, mettendolo accanto ad altri grandi del suo tempo, come Lattanzio, Vittorino e Ilario. Si dimostrò pronto al perdono, indulgente. Voleva avanzare con il popolo cristiano, lasciarsi il doloroso passato alle spalle e ritrovare pace e armonia necessarie per saper sempre accogliere i mutamenti e le esigenze di una cultura e di un pensiero aperti al contemporaneo. I cristiani devono poter avere un’identità capace di contraddistinguerli, capace di vivificare i doni del Signore. Per tale motivo Ottato riprende alcune basilari riflessioni di Parmeniano sulla grazia e sui sacramenti. Oggi i Libri Optati sono apprezzabili non soltanto dal punto di vista teologico ma anche in ambito ecumenico. Importante quindi anche la riscoperta dei sette libri che compongono il De schismate donatistarumper ampliare l’analisi e trovare punti di convergenza.
La fraternità ecclesiale in Ottato di Milevi
Luigi Vitturi
ED. Messaggero, pp. 160, € 16,00
a cura di Romina Baldoni
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