Due dita che si sfiorano
Aa. Vv., a cura di Suor Rita Del Grosso e Suor Emma Zordan, Axa 2015, pp. 120.
Due carissime sorelle che hanno prestato il loro prezioso servizio presso l’USMI Nazionale, suor Rita Del Grosso e suor Emma Zordan, hanno voluto dare alle stampe questo piccolo volume con il contributo di un’associazione di volontari: Cuori in Azione, supportata finanziariamente della società Axa. Sono ormai molti anni che suor Rita garantisce la sua presenza di religiosa volontaria presso il carcere romano di Rebibbia e, già in due precedenti volumi, ci aveva reso testimonianza illuminata ed efficace sulla situazione dei detenuti, sulla loro umanità senza voce e senza riflettori che comunque chiedeva di essere riletta e considerata in tutta la sua palpitante e vibrante vitalità. Attraverso una serie di sotterranee storie di esistenze sbandate, spese nell’errore e nella violenza, era traboccato un anelito davvero toccante e sorprendente di riscatto. I detenuti e la loro voglia di rivalutarsi, di mettere in risalto le qualità buone e i lati positivi che ancora abitavano il cuore del loro essere persone, del loro essere partecipi e protagonisti di un percorso di vita che ancora poteva essere migliorato, corretto, ridiscusso, ribaltato, stravolto. I detenuti come simbolo antropico di una fragilità sempre perennemente esposta alla dicotomia bene/male. Nel nome della misericordia che il Signore ci ha insegnato nel Vangelo, ogni uomo deve avere consapevolezza che la speranza lo accompagnerà fino al suo ultimo respiro, che il perdono del Padre avverrà in qualunque momento si sarà disposti ad una purificazione, ad una ammissione umile e piena di colpa o di peccato. A suffragare la forza intensa di questo bel messaggio che suor Rita ci aveva voluto testimoniare, da ormai diverso tempo, si è affiancato il valido appoggio di sr Emma, che dopo anni di esperienza nell’ambito della pastorale famigliare, ha voluto accettare la sfida di un altro ascolto pastorale, altrettanto emblematico e necessario per la cura e l’accompagnamento delle anime.
In questo libro sono raccolti una serie di temi e riflessioni scritte dagli abitanti delle celle della casa di reclusione. Sono tante piccole tessere di disperazione e di entusiasmo, di tenerezza e debolezza. Sono sogni e desideri che abbattono il muro della chiusura e la prigione del voler dichiarare resa. Sono forza, sono esempio, sono l’essenza e la bellezza di cui si riveste sempre l’uomo creatura di Dio. Fatto ad immagine divina. Fatto per tendere all’amore. Il concorso letterario organizzato da queste due coraggiose consacrate, ci pone all’ascolto, apre una breccia di comunicazione. Non a caso l’argomento che è stato proposto riguarda la Cappella Sistina. L’immagine che per eccellenza rende vivida e trascendente la potenzialità e il mistero dell’uomo. Quell’incontro armonico di due mani che si cercano e si sfiorano, che hanno sete di unione eterna.
(il libro è una produzione realizzata da volontari “Cuori in Azione”, per informazioni relative all’acquisto rivolgersi a sr Rita Del Grosso 340.2518424)