Non è sufficiente dedicarle una giornata; merita molto di più, merita tutta la nostra gratitudine per essere uno dei pilastri dell’umanità, per essere generatrice di vita, prima educatrice e formatrice di nuove generazioni.
Nel suo DNA sono iscritti gli elementi essenziali che delineano la grandezza e la bellezza della sua esistenza: essere madre, essere dono.
Altruismo, abnegazione, gratuità caratterizzano il suo essere donna, sia essa celibe o sposata, giovane o anziana. A lei il grazie dell’umanità e della Chiesa.
Con Giovanni Paolo II diciamo: “Grazie a te, donna, per il fatto di essere donna”; grazie a te, madre, che accogli nel tuo grembo la vita nascente e la proteggi lungo il cammino della vita; grazie a te, donna consacrata e apostola che come Maria rispondi alla chiamata del tuo Dio a essere madre di ogni uomo e di ogni donna.
Anna Pappalardo, fsp