Sabato 12 marzo, abbiamo vissuto un interessante pomeriggio presso la sede USMI di Roma, via Zanardelli.
Suor Fernanda Barbiero, direttrice della rivista “Consacrazione e servizio” organizzatrice dell’incontro ha presentato le relatrici: la dottoressa Enza Annunziata, specialista in oncologia e dirigente medico dell’ospedale Cristo Re di Roma, e madre Camilla Zani, già superiora generale delle Suore adoratrici di Rivolta d’Adda.
Con l’immagine evangelica della dramma perduta la dottoressa Annunziata ha dato inizio alla sua relazione. Ecco una breve sintesi: “Dio è colui che mette in disordine la nostra casa nell’età di mezzo per farci incontrare la dramma, cioè la sorgente del nostro pozzo, per scoprire ciò che è essenziale. Rimuovere e riordinare ciò che c’era in noi fino a quel momento, per riscoprire ciò che ci abita e unificarci per poter guardare oltre. Si tratta di una purificazione che conduce ad una nuova profondità di vita, per costruire un ponte tra ciò che siamo stati e ciò che siamo chiamati ad essere alla luce della fede”.
Madre Camilla nel suo intervento ci ha offerto un itinerario di vita molto concreto. Ci ha fatte partire dal “distogliere lo sguardo dalla vanità per fondare la nostra vita sulla verità che è Cristo”, dunque anzitutto un cambio di visione per poter “accogliere il respiro del Risorto come i discepoli sui quali soffia lo Spirito della Risurrezione”. In tal modo possiamo davvero “abitare la vita”, starci dentro senza subirla, ma prendendoci cura per farla fiorire in sapienza; “trasfigurare le relazioni fraterne e trasformare la croce della vita fraterna in rugiada, come il mattino di Pasqua”, in profumo di misericordia e, per citare San Serafino di Sarov, “custodire la pace interiore per essere dono di salvezza per tutti”.
Allora la vita nella stagione che ci è data di vivere è profumo, è buon odore di Cristo; allora “tutto diventa bellezza e si raggiunge la sapienza”, perché “la sapienza coincide con l’avere il pensiero di Cristo!” (O.B.)