Vivace e sereno l’avvio del Consiglio Nazionale (Roma,10-12 giugno c.a.), che ha registrato la presenza di tutte le Regioni, ha svelato “volti nuovi”, grazie al succedersi dei ruoli nei Consigli di Presidenza di numerose regioni italiane.
Ai saluti cordialissimi, rivolti alle convenute, Madre Pierina, unisce una motivazione: “Nella condivisione lo Spirito Santo lavora, opera e suggerisce vie e luci che ci guidano nel discernimento di ciò che la V. C. è chiamata ad essere nella Chiesa di oggi. Anche se non produciamo molto è bello e costruttivo incontrarsi….”!
Individua, dalla relazione della Presidente, alcune piste di lettura richiamando e applicando alla realtà odierna, un verbo significativo, da lei sottolineato “vogliamo”…
Tema della riflessione di Madre Regina Cesarato, presidente: “La sinodalità: dalla collaborazione alla corresponsabilità”. Il testo biblico di riferimento, tratto dagli Atti degli Apostoli (5,32 e 15,28). “ Lo Spirito Santo e noi … “ e “Lo Spirito Santo insieme a noi.” Il noi è la particella pronominale valorizzata e commentata.
La scelta del tema “sinodalità” ricavato dall’insegnamento di P. Francesco al Convegno di Firenze risulta di chiara attualità ed urgenza per la Chiesa di oggi, per le comunità religiose, per ogni cristiano chiamato ad evangelizzare con la vita e con le parole.
La sinodalità – sostiene la relatrice – deve diventare uno stile di vita e di relazione, dinamismo e ispirazione, progettualità e sinergia sia di forze che di fede. Un modo nuovo di camminare insieme nella storia, come Chiesa, come USMI. L’arte del passaggio, da uno stile all’altro, per progettare in modo nuovo, anche il modo di vivere la comunione, di relazionarsi.
L’arte del passaggio, necessaria per il cambio epocale in atto, ci sottopone all’arte del discernimento, per poter operare scelte oculate, nonostante l’evidenza dei fatti e della storia, a gestire positivamente i cambiamenti, con attenzione ai problemi emergenti, in linea con il sogno di Dio sulla storia e sulla Vita Consacrata. “Il mondo esige il potenziamento delle sinergie, per sostenere la Chiesa del III millennio”. (cfr. P. Francesco).
L’USMI è chiamato ad aprire occhi e cuore sulla Storia, a rinnovarsi per non vivere ai margini di essa, a creare occasioni di sinodalità, la cui dinamica è fonte di comunione. L’icona biblica che ci può ispirare è quella della prima Chiesa di Gerusalemme, descritta negli Atti.
Gli atti del nostro Consiglio 2016, sapranno essere ispiratori alle nuove generazioni, se sapremo accogliere le istanze che lo Spirito suggerisce a chi si apre alla Sua azione e ispirazione. La “svolta storica” la possiamo e dobbiamo sostenere e orientare anche noi. Questo è il nostro mandato, questo il nostro impegno .
La giornata di sabato, 11 giugno c.a. che si preannuncia molto intensa ci vede raccolte, come primo atto, intorno all’altare per la celebrazione eucaristica. E’ l’ascolto della Parola di Dio che la liturgia del giorno ci propone nella memoria di San Barnaba, a dare il LA al lavoro che ci attende: “Gratuitamente avete ricevuto e gratuitamente date. … non prendete né borse, né bisacce, né sandali… “ [Mt. 10, 7 seg.]
Missionarietà, apostolato e annuncio sono alla base della motivazione di vita dei consacrati/e. Questi ideali ci spronano a vivere con passione anche il nostro servizio all’USMI, cioè alla Vita Consacrata nella Chiesa di oggi.
La fase di “ascolto delle Regioni”, ha impegnato quasi tutta la mattinata.
Oggetto: la sintesi di una scheda di lavoro, precedentemente inviata al Consiglio Nazionale, intesa a rispondere a due domande specifiche circa lo stato attuale dell’USMI regionale e il confronto con la nuova riconfigurazione in Ambiti a livello nazionale.
Le presidenti o referenti di ogni singola regione tratteggiano il quadro della loro realtà locale. Situazioni molto variegate ma anche molto affini in alcuni tratti in rapporto alle difficoltà di reperire persone e tessere relazioni, alla ricerca di collaborazione con la Chiesa locale, la CISM, ecc.. alle difficoltà logistiche e non solo.
Vivace e ricca risulta essere stata in generale la programmazione di eventi, anche a livello ecclesiale, grazie all’anno dedicato alla Vita consacrata e al Giubileo della Misericordia, ancora in atto e ancora fonte di ispirazione per iniziative comuni forti e significative. Nonostante le difficoltà di età, di distanze e impegni, l’attività narrata e vissuta, risulta essere vivace e creativa, superiore alle aspettative come partecipazione e adesione agli eventi proposti.
“L’arte del passaggio” motivo dominante che accompagna la riflessione USMI, richiamata in più occasioni come prospettiva operativa nella programmazione, viene descritta come apertura al “nuovo” e ai “segni dei tempi”. Segni che vanno letti, capiti e affrontati, non sottovalutati, che richiedono alla Vita Consacrate e alla Chiesa sinergie maggiori e profezia.
La fisionomia dei 4 ambiti in fase di strutturazione: Comunicazione, Pastorale, Formazione, Governance, vengono illustrati dalle referenti. Alla base due obiettivi comuni: relazioni ad intra e ad extra.
Ogni ambito è attivo grazie ad una équipe formata da 4 o 5 persone, tra cui un membro del Consiglio nazionale. Le referenti, presentano a grandi linee il progetto, il metodo e le finalità individuate.
Ambito della comunicazione: sr. Dina descrive l’impegnativo lavoro per la messa on line del nuovo sito, il progetto di creare sinergie per una comunicazione on line tra centro e periferia e per questo chiede alle madri presidenti di segnalare, entro il mese di luglio c.a., una referente per ogni regione con la quale del sorelle dell’ambito possono interagire. La programmazione di questo ambito come quella degli altri sarà disponibile entro fine luglio in formato cartaceo e on line.
L’ambito della Pastorale è illustrato da sr. Azia. Si tratta di ambito nuovo, équipe nuova, ma di esperienze collaudate. La referente richiama l’importanza delle comunicazioni, relazioni e contatti con le delegate dei precedenti uffici.
Accenna ad alcune linee pastorali privilegiate: Mobilità etnica/Migrazione; Pastorale vocazionale/parrocchiale.
L’ Ambito della Formazione, affidato ad una équipe di 4 persone, illustrato da sr. Pierina, ha come obiettivo il coinvolgimento di diverse categorie di destinatari: postulanti, novizie, juniores, Maestre di formazione, ecc… Elenca alcuni punti di forza, e individua le fatiche che l’équipe dovrà affrontare… e si pone una domanda: Quale tipo di formazione abbiamo oggi da proporre?
Proprio il tema della Formazione sarà l’oggetto di riflessione, da parte dell’ambito della “Governance” per il prossimo anno 2017.
Non sono mancati i lavori di gruppo…
Infatti, suddivise in tre gruppi, a composizione spontanea, si affronta la riflessione su due piste proposte dalla Presidenza. Una valutazione sull’ultima Assemblea generale e un suggerimento sul tema – Formazione – scelto per l’Assemblea nazionale 2017.
Le valutazioni, di chi ha partecipato all’Assemblea 2016, risultano positive per la maggior parte delle presenti, apprezzati i temi e gli interventi.
In modo corale è emerso un giudizio di alto apprezzamento per i lavori di gruppo, che però non hanno trovato una adeguata espressione e ricchezza circa il contenuto, nella esposizione della sintesi finale. Si chiede di dare maggior spazio a questa fase di raccolta, e prevedere uno scambio e chiarimento dei temi con gli stessi relatori.
Emergono suggerimenti e richieste, per l’USMI Nazionale:
- attenzione alle fasce generazionali e culturali nella formazione permanente, adattando i contenuti alle diverse fasce d’età. Applicare il metodo non solo frontale ma anche sinodale.
- Accoglienza delle proposte della Chiesa per evitare di creare doppioni.
- Essere aiutate a comprendere la formazione per una vita nuova in Cristo.
- Proiettarsi verso il futuro con proposte di tipo intercongregazionale.
- Puntare su Seminari di una giornata dislocati in regioni diverse.
- Continuare la formazione delle delegate Diocesane
- Rivisitare i voti a livello di formazione.
- Voto di povertà: coscientizzare la persone circa il voto e le risorse dell’Istituto.
- Si chiedono suggerimenti sulla pastorale vocazionale.
- Riflettere insieme sui carismi della V.R. “segni” che trascendono le opere.
- Affrontare i temi emergenti, e di attualità quali il Gender…
- Esaminare il tipo di rapporto con AGIDAE, CNEC, consulenze varie nella gestione delle opere.
- Sollecitare una maggiore collaborazione con la CISM.
Nella mattinata della giornata conclusiva come premessa vengono offerte alcune chiarificazioni da parte della moderatrice. Sia per l’assemblea nazionale 2017, sia per la definizione della nuova struttura dell’USMI, sono state espresse dai gruppi di lavoro, intuizioni e proposte significative.
Gli ambiti: Comunicazione, Pastorale e Formazione, assorbono tutta l’attività precedente che impegnava, nei vari Uffici che rispecchiavano in modo speculare la struttura degli Uffici CEI, circa 20 sorelle, .
Madre Pierina legge e commenta poi la sintesi dei lavori di gruppo prodotto nella giornata di sabato. Si deduce che le regioni hanno un percorso diversificato: ben venga la flessibilità!
Madre Regina Cesarato, suggerisce di studiare nelle Regioni un modo di applicazione della struttura in ambiti, senza vincoli di forma e ruoli. Le conquiste raggiunte e le esperienze possono essere messe in comune e diventare motivo di crescita. Consiglia di fare una mappatura delle esigenze del territorio regionale per studiarne i percorsi, le istanze pastorali, e poi confrontarsi.
La Presidente, chiude i lavori del Consiglio Nazionale 2016, richiamando l’art. 20 dello Statuto, le cui linee programmatiche indicate possono esserci di guida. Si tratta di migliorare la sinergia di idee e azioni tra le regioni e il centro. Giudica positivo il lavoro dei due giorni e ringrazia caldamente le collaboratrici.
Dal vangelo odierno della donna peccatrice in casa di Simone, coglie una chiave di lettura (cfr. patricarca Atenagora) : “ Perché lei ha molto amato! “ – “ Perché Lui ha molto amato!” Il primato dell’amore è il cuore del Vangelo.
Ancora una perla, nascosta nelle parole di Gesù nel Vangelo citato, fanno da “sintesi”, una sintesi dai tratti femminili. Tre parole citate tre volte: BACIO, LACRIME, PROFUMO!
Ringraziamo Dio che ci dà la grazia di vivere oggi, anche con poche sicurezze e oscurità: questo ci educa alla fede!
sr Adriana A.