Siamo le Suore di Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea, nate per volere dello Spirito dal carisma di una donna umile e semplice: Madre Antonia Maria Verna che ha saputo trasmetterci una profonda passione per Dio e per l’umanità.
Al mistero di Maria Immacolata che si dona senza calcoli, si ispira il nostro essere consacrate e in esso trova motivi e contenuti la nostra azione apostolica
La gratuità è una nota dominante nella spiritualità di Madre Antonia, è la sintesi della sua vita e della nostra. Con spirito umile, semplice, sobrio e gratuito siamo chiamate ad un ministero di carità a servizio dei giovani, dei bambini, degli ammalati, delle persone sole e abbandonate con una sola preferenza: i più poveri. L’ardore di carità, con uno spiccato senso di ecclesialità, ci ha portato nei paesi del vicino Oriente, dell’Africa e dell’America.
Spiritualità e Carisma
Il carisma è il dono che lo Spirito ha dato a Madre Antonia e che lei ci ha consegnato come un tesoro nascosto in uno scrigno, da scoprire ogni giorno e da rendere vivo e attuale con fedeltà e creatività, perchè è dono per la Chiesa e per l’umanità .
Il nostro carisma si fonda sul mistero di grazia dell’ Immacolata Concezione di Maria, s’incarna in un ministero di carità umile e semplice, si alimenta della contemplazione di Cristo Crocifisso, donato a noi nell’Eucaristia per la salvezza del mondo.
Lo spirito guida e spiega la storia di un Istituto, la storia a sua volta esprime ed è segno dello spirito che in esso si vive.
La nostra storia narra di uno spirito di gratuità che attinge la sua forza dal mistero dell’immacolata Concezione. Gratuità da parte di Dio che riempie Maria di grazia, gratuità da parte di Maria, che si dà a Dio senza riserve, si accoglie per quella che è ed agisce di conseguenza: tutta ricevuta e tutta data.
«A gratis» fu pure la sintesi della vita della nostra venerata Fondatrice.
La nostra spiritualità si alimenta alla croce di Cristo e al dono infinito dell’Eucaristia, si concretizza in gesti quotidiani di dedizione, rivelando così l’assoluta gratuità di Dio che ama e che salva.
«Come Maria e in Maria facciamo nostra la carità salvatrice di Cristo in una disposizione di apertura verso le necessità dei fratelli» [Regola di Vita, art. 3].
Missione Apostolica
La nostra missione nella Chiesa si esprime nella disponibilità piena all’opera della salvezza come Maria che è rimasta accanto a Gesù, perché ogni uomo avesse la vita. Ciò significa che, con lo spirito e il cuore di Madre Antonia, condividiamo i problemi, le sofferenze, le ansie dell’umanità intera, e ci rendiamo più intimamente partecipi delle necessità concrete della Chiesa locale in cui siamo inserite.
Ovunque operiamo e qualunque sia il servizio a noi richiesto, annunciamo Cristo e il suo vangelo di speranza, di povertà, di fraternità e di gioia, anche nella croce e lo testimoniamo con l’azione e la parola anche dove l’annuncio non è ancora giunto e dove il messaggio cristiano sperimenta la divisione.
Con questo spirito gratuito, umile e semplice assumiamo nella loro attualità le prime regole della Fondatrice che esprimono la sua grande ansia di catechizzare; l’attenzione massime ai poveri e ai bisognosi; l’assoluto distacco e disinteresse da ogni cosa che non sia il Regno di Dio.
Fin dalle origini la Nostra Famiglia religiosa si è aperta alle dimensioni dell’universalità. Ha accolto le sfide del tempo e ha oltrepassato i confini regionali e nazionali.
Le nostre comunità religiose oggi operano nel settore educativo, pastorale e assistenziale in Italia, Albania, Argentina, Israele, Kenya, Libano, Libia, Messico, Tanzania, Turchia e USA.
La Fondatrice
Antonia Maria Verna, nata e battezzata a Pasquaro il 12 giugno 1773 e morta a Rivarolo Canavese il 25 dicembre 1838, ha speso l’intera esistenza per la fondazione della Congregazione delle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea.
Nel 1788 a quindici anni fa voto di perpetua verginità.
Verso il 1800 si trasferisce a Rivarolo. Nel 1806 inizia le pratiche per la fondazione di un istituto religioso. Il 17 maggio 1817 riceve l’approvazione che viene attribuita ad altre giovani del luogo.
Nel 1823 riprende le pratiche per la fondazione e scrive la prima Regola.
Il 7 marzo 1828 ottiene l’approvazione definitiva dell’Istituto, dall’autorità regia.
Il 10 giugno1828 pronuncia per la prima volta i voti.
Il 27 novembre 1835 il vescovo d’Ivrea approva le regole dell’istituto con il nome di Sorelle di Carità sotto Il titolo della Concezione della Beata Vergine Maria.
Il 25 dicembre 1838 Madre Antonia muore a Rivarolo.
Suo impulso apostolico fu di porre argine alla disgregazione dei valori cristiani che si verificava nella società del suo tempo rendendosi partecipe dell’opera salvifica di Gesù Cristo mediante la preghiera, la penitenza, l’esempio della vita e indirizzando la sua carità di preferenza ai più poveri.
Svolse il suo apostolato a Rivarolo Canavese educando i bimbi, istruendo le ragazze, specialmente povere e abbandonate, «assistendo i poveri, curando gli ammalati colpiti da qualsiasi infermità, compresa la lebbra».
Fin dal 1805, molti anni prima della definizione del dogma, scelse il mistero della «Santissima Concezione di Maria» a titolo e protezione del suo istituto e a ispirazione del suo ideale.
Il 2 ottobre 2011 viene proclamata beata.
LA FAMIGLIA VERNIANA
La famiglia verniana è costituita da:
- CONGREGAZIONE DELLE SUORE DI CARITÀ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE D’IVREA, fondata da Madre Antonia Maria Verna e riconosciuta con approvazione civile nel 1828 ed ecclesiastica nel 1835;
- ASSOCIAZIONE DELLE MISSIONARIE DI CARITÀ, sorta con decreto ecclesiastico del 20 novembre del 1990;
- LAICI VERNIANI, associazione riconosciuta con decreto ecclesiastico del 18 maggio 2004.
Le Suore, le Missionarie di Carità e i Laici Verniani condividono la stessa spiritualità nella diversità delle vocazioni. Nella missione, massime ai poveri, si donano gratuitamente a chi è nel bisogno.
Per maggiori informazioni: www.scicivrea.it