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Oggi la salvezza è venuta in questa casa!

zaccheoIn quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.

Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».

Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».

Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».


 

Gesù, in cammino verso Gerusalemme, deve attraversare Gerico e qui incontra Zaccheo, un uomo disonesto che si è arricchito ingiustamente come esattore di tasse. Il modo in cui avviene questo incontro merita la nostra riflessione. Zaccheo, peccatore pubblico, porta nel cuore il desiderio profondo di conoscere Gesù, tanto che arriva ad arrampicarsi sull’albero di sicomoro pur di poterlo vedere. L’evangelista però non ci dice nulla di questa visione ma cambia la prospettiva del racconto riferendoci che è Gesù a guardare Zaccheo. L’attenzione non è più sul desiderio e l’impegno umano per “vedere” ma sullo sguardo del Signore Gesù che cerca il peccatore. Anche il passaggio dai verbi di movimento del v.4, che sottolineano l’attività di Zaccheo, al “fermarsi” del v. 5 indicano il cambio di prospettiva: la frenesia della ricerca umana deve acquietarsi per lasciarsi riempire dalla presenza del Cristo. Come già accade in altri episodi, la comunione di mensa con i peccatori da parte di Gesù scandalizza coloro che si ritengono giusti, perché ritenuta incompatibile con la volontà di Dio. Gli uomini religiosi disprezzano questo suo atteggiamento e non comprendono che in questo modo Gesù manifesta il desiderio di Dio di salvare tutti gli uomini, a partire proprio da quelli additati come “perduti”. Zaccheo mostra di portare frutti di conversione nel gesto generoso verso i poveri e così manifesta che egli ha veramente accolto il Signore e che l’incontro non è stato superficiale e banale. L’incontro con Gesù, infatti, rende l’uomo capace di vivere in modo autentico secondo la volontà di Dio e in ciò sta la salvezza: per questo motivo la dichiarazione dell’“oggi” salvifico si trova ora nel brano dopo la parola di Zaccheo. Gesù manifesta che la storia di salvezza, quel grande disegno di Dio compiuto attraverso la sua vita, morte e resurrezione, passa attraverso la salvezza delle storie personali e relazionali di ogni singolo essere umano.

Per la riflessione personale:

1) In che modo sono chiamata a placare la frenesia della ricerca del Signore per lasciarmi guardare da Lui e riempire della Sua presenza?

2) In cosa posso dire di sperimentare “oggi” la salvezza?

 

Sr Stefania Sangalli SSM