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Un atto di clemenza…

amnistia1Oggi «celebriamo il Giubileo della Misericordia per voi e con voi, fratelli e sorelle carcerati». Ed è «con questa espressione dell’amore di Dio, la misericordia, che sentiamo il bisogno di confrontarci». Ed anche se «il mancato rispetto della legge ha meritato la condanna; e la privazione della libertà è la forma più pesante della pena che si sconta, perché tocca la persona nel suo nucleo più intimo».

Imparando dagli sbagli del passato, «si può aprire un nuovo capitolo della vita. Non cadiamo nella tentazione di pensare di non poter essere perdonati». Quindi, «qualunque cosa, piccola o grande, il cuore ci rimproveri, Dio è più grande del nostro cuore e dobbiamo solo affidarci alla sua misericordia», queste le parole dell’omelia di Papa Francesco.

All’Angelus il Papa chiede un atto di clemenza «per i detenuti ritenuti idonei». Come già aveva fatto il suo predecessore San Giovanni Paolo II durante il Giubileo del 2000, in occasione della sua storica visita al Parlamento italiano, Jorge Mario Bergoglio sollecita ai governi «un atto di clemenza» per i carcerati. In modo speciale, Francesco sottopone «alla considerazione delle competenti autorità civili la possibilità di compiere, in questo Anno Santo della Misericordia, verso quei carcerati che si riterranno idonei a beneficiare di tale provvedimento».

Sono state centinaia le persone che hanno partecipato alla marcia, partita da carcere di Regina Coeli per arrivare in piazza San Pietro per l’Angelus del Papa. «In occasione dell’odierno Giubileo dei carcerati – afferma il Papa – vorrei rivolgere un appello in favore del miglioramento delle condizioni di vita nelle carceri in tutto il mondo, affinché sia rispettata pienamente la dignità umana dei detenuti. Inoltre, desidero ribadire l’importanza di riflettere sulla necessità di una giustizia penale che non sia esclusivamente punitiva, ma aperta alla speranza e alla prospettiva di reinserire il reo nella società».

Sono state tante le adesioni alla marcia, dai radicali all’unione delle Camere penali, alle associazioni come “Nessuno tocchi Caino”. La “Marcia per l’amnistia, la giustizia e la libertà” è stata intitolata a Marco Pannella e a Papa Francesco.  «Questa iniziativa è, in primo luogo, per l’amnistia», sottolinea il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti umani di Palazzo Madama. E l’amnistia «è stata richiamata per ben due volte, come necessaria e urgente, da Papa Bergoglio, e ciò nonostante che in tanti abbiano cercato di mettere a tacere questa saggia e ragionevolissima proposta. Non c’è giubileo senza misericordia e non c’è diritto giusto senza amnistia e indulto». (GC)