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Valori eterni

valori1Esseri deboli come noi siamo, e mobili come l’acqua, ci siamo fermati tra le illusioni; dobbiamo invece indirizzare il nostro animo verso valori eterni. Seneca

Una descrizione patente e precisa della fragilità umana è quella delineata con una figura molto emblematica e descrittiva dal filosofo drammaturgo latino, nato in Spagna nei primi anni dell’era cristiana. La persona umana è debole; peggio ancora, è volubile; per dirla con Seneca, è ‘mobile come l’acqua’. Pur nel ‘pezzo’ di mare più tranquillo, pur in una bacinella ferma, l’acqua è deliziosamente screziata, si muove. La persona umana, tutti e tutte noi siamo soggetti facilmente cambianti, volubili. I nostri atteggiamenti si avvicendano secondo le circostanze o le opportunità offerte dalla vita di tutti i giorni; si ridiventa ciò che prima o poche volte si era stati. “Non siamo più nell’era della volontà, ma della velleità” ha scritto con un pizzico di ragione Jean Baudrillard. L’evolvere irrequieto della società, prodotto anche dalla tecnica digitale in continuo veloce mutamento, essa stessa sempre più evoluta, essa stessa volatile, comunica incertezza, dubbi, oscillazioni emotive e di pensiero.

E si corre il molto probabile rischio di costruirsi e fermarsi su vanità, o peggio ancora su illusioni. Si diventa sognatori irrequieti, inconcludenti, trepidanti. E, semplicemente, si corre il rischio di perdere preziosi spezzoni di vita.

E, chiaro e tondo, non sarebbe giusto. La vita ci è stata donata per ben altro. L’anelito profondo è quello di vivere in pienezza, di valorizzare tutte le potenzialità proprie della persona, le sue capacità intellettive, volitive, dell’affettività. Ogni persona, infatti, ne sia cosciente o meno, cerca avidamente la piena realizzazione di sé. Di più. Nati in seno ad una famiglia dove il valore sommo è l’amore reciproco e inseriti in una società che ha le sue leggi di convivenza, ogni persona ha il diritto di sapersi e vedersi rispettata, promossa, amata in tutti i suoi valori… E in quel suo essere con ansia di infinito deve essa stessa addestrarsi a vivere quei valori che Seneca non conosceva così espressi, ma che non tramontano né con l’evolvere della storia, o della società, o delle vicende familiari. Sono i valori evangelici, sono i valori eterni, ben descritti in quel prezioso brano che fa parte del Vangelo di Matteo:

«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.

Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,1-11).

Nessuna sapienza umana indicherà o proporrà mai valori di così alto e intenso spessore anche umano.

“Qualsiasi cosa tu voglia, è là fuori che aspetta che tu la chieda. Qualsiasi cosa tu voglia, ti vuole a sua volta. Ma devi agire per averla” lo ha scritto Jack Canfield.

I valori eterni cui tu aneli sono lì a portata di mano, alla tua portata. Fuori della tua porta. Falli entrare nella tua vita da subito.

sr Biancarosa Magliano, fsp

biancarosam@tiscali.it