“Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.”
Oggi il Vangelo ci fa contemplare la grandezza di Giuseppe, uomo giusto ma soprattutto innamorato sia di Dio sia della sua sposa promessa, Maria. Secondo la legge di Israele Giuseppe avrebbe dovuto lapidare Maria, ma invece della Legge vince l’amore. Per risolvere al meglio il suo dramma interiore pensa a una soluzione umana diversa per custodire comunque la sua amata, licenziarla in segreto. Ma Dio ha sempre sogni più grandi e più belli dei grandi sogni degli uomini e interviene per rassicurare Giuseppe: “Non temere Giuseppe!” tu, sarai custode di Maria ma anche di Gesù! La tua missione è ben più grande di quella che pensavi! Sconvolgente Dio! Sconvolge la vita dei chiamati ,è vero, ma per rendere la vita ancora più piena e affascinante! Giuseppe è chiamato a collaborare con Dio al suo piano di salvezza dell’umanità, è chiamato a dare il nome a Gesù, all’Emmanuele. Grazie al “sì” di Giuseppe si compie il sogno di Dio, venire a dimorare in mezzo a noi per stare con noi per sempre! Chiediamo la grazia in questi giorni che ci separano dal Natale, di avere una capacità di accoglienza come quella di Giuseppe, perché si compia anche in noi il sogno di Dio: riempire il nostro cuore della sua Presenza!
Sr M. Monica Baneschi SSM