Via Giuseppe Zanardelli, 32

00186 Roma - Italia

+39 06 6840051

Fax +39 06 56561470 segreteria@usminazionale.it

Title

Autem vel eum iriure dolor in hendrerit in vulputate velit esse molestie consequat, vel illum dolore eu feugiat nulla facilisis at vero eros et dolore feugait

Egli venne fra i suoi

nativita-giottoIn principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.

Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.

A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, ma la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.


La liturgia del Natale prevede la possibilità di quattro messe. In questo breve spazio commentiamo il Vangelo della messa del giorno.

Il brano ci presenta il Verbo, in origine in Dio, è venuto nel mondo come luce per gli uomini, quella luce che cambia la vita dell’uomo. Questo Verbo si è fatto carne, cioè è divenuto simile a noi, uno di noi. Significa che Dio non è più per noi un concetto astratto e lontano, da comprendere scrutare, ma una persona da incontrare, conoscere, amare. Tale incontro è già una certezza poiché alcuni, prima di noi, alle origini del Cristianesimo, hanno già potuto “contemplare” la sua gloria, ovvero conoscerlo, sapere chi è, gustare la Sua presenza.. Così l’invito del Natale è quello di accogliere il dono di Dio fattosi carne, di entrare pienamente in questo mistero, per conoscere totalmente Lui e, di conseguenza, conoscere noi e comprendere la nostra vita.

Per la riflessione personale:

  • Come mi lascio incontrare da Gesù Bambino?
  • Cosa accolgo di Lui?

sr Laura Caddeo, SSM