Oggetto di persecuzione e segno di contraddizione…
…diventano tali i cristiani “quando si mostrano veramente lievito, luce e sale della Terra come Gesù”. Così è stato quel cristiano del secolo scorso dal cognome tedesco Giuseppe Mayr-Nusser. Nato a Bolzano nel 1010, a 24 anni “fu eletto presidente dell’Azione Cattolica di Trento e nel 1939 presidente della nuova Conferenza di San Vincenzo fondata a Bolzano. La sua giornata era imperniata su “Messa quotidiana, rosario quotidiano, servizio ai poveri e lavoro”. Sposato, ebbe un figlio. Nel 1944, perché di lingua tedesca fu obbligato ad arruolarsi nelle SS e, presente nel campo di addestramento a Konitz, gli fu chiesto di prestare giuramento al nazionalsocialismo ed egli, in fedeltà al suo ‘credo’, si rifiutò. Sarà condannato e morirà durante il viaggio verso il campo di concentramento. Il suo coraggio, la sua eroica fedeltà al Vangelo erano frutto di una assidua vita cristiana maturata anche in forza della lettura e meditazione di libri di alto valore culturale cristiano: le opere di san Tommaso, di Romano Guardini, in modo speciale delle Lettere che Tommaso Moro che – “come Gran Cancelliere di Inghilterra – aveva detto ‘no’ al suo sovrano per non rinnegare la propria identità cattolica”.
Questa ricchezza interiore, una vita cristiana di altissimo grado, gli “consentirono di dire ‘no’ a quanti gli chiedevano di andare contro la propria coscienza” votando fedeltà al nazionalsocialismo. E ora la Chiesa tutta è in festa per lui. Personalità cristiana straordinaria nella concretezza della vita quotidiana è una testimonianza per tutti: laici e consacrati. Soprattutto oggi, quando vige sempre più il valore del denaro, del potere, del piacere fine a se stesso.(B.M.)