Una “rivoluzione” a favore dei più piccoli
“Arriva in ritardo, ma l’importante è che quei piccoli, da oggi, sono maggiormente tutelati”. E’ una affermazione di suor Neusa de Fatima Mariano, Superiora generale della Congregazione delle suore missionarie di San Carlo Borromeo/Scalabriniane.
Effettivamente il 29 marzo 2017 la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la proposta di legge in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati.
La proposta di legge introduce una serie di modifiche alla normativa vigente in materia di minori stranieri non accompagnati (MNA) con la finalità di definire una disciplina unitaria organica sui minori stranieri non accompagnati, che al contempo rafforzi gli strumenti di tutela garantiti dall’ordinamento e cerchi di assicurare maggiore omogeneità nell’applicazione delle disposizioni in tutto il territorio nazionale. Nel corso del 2016 sono sbarcati sulle coste dell’Italia meridionale 25.846 minori stranieri non accompagnati dai loro genitori.
Conseguentemente, nel 2016 i minori non accompagnati giunti in Italia hanno costituito il 14,2% dei migranti sbarcati, mentre nel 2015 la stessa percentuale si è attestata all’8%. Riguardo all’età, il 56,6% è costituito da 17enni (9.827 tra ragazzi e ragazze). Sono 46 (0,3%) i minori di sei anni.
Le famiglie di origine preferiscono rimanere nei loro Paesi affrontando fatiche e disagi, ma vogliono che i loro figli abbiano un avvenire possibilmente felice.
L’USMI si complimenta con le suore missionarie di San Carlo Borromeo, dette familiarmente Scalabriniane, che sin dalla sua fondazione si occupano di migranti e anche di minori. Da tempo esse si erano impegnate perché tale ‘diritto’ venisse riconosciuto in Italia. (B.M.)