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CON MARIA, MADRE E SERVA DELL’EVANGELIZZAZIONE

 visita4…Vorrei meditare con voi questo mistero che mostra come Maria affronta il cammino della sua vita, con grande realismo, umanità, concretezza. Tre parole sintetizzano gli atteggiamenti di Maria: ascolto, decisone, azione. Parole che indicano una strada anche per noi di fronte a ciò che ci chiede il Signore nella vita.

Ascolto. Da dove nasce il gesto di Maria di andare dalla parente Elisabetta? Da una parola dell’angelo di Dio: “Elisabetta tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio…” (Lc 1,36). Maria sa ascoltare Dio. Attenzione: non è un semplice “udire”, un udire superficiale, ma è l’“ascolto” fatto di attenzione, di accoglienza, di disponibilità verso Dio. Non è il modo distratto con cui a volte noi ci mettiamo di fronte al Signore o agli altri: udiamo le parole, ma non ascoltiamo veramente. Maria è attenta a Dio, ascolta Dio. Ma Maria ascolta anche i fatti, legge cioè gli eventi della sua vita, è attenta alla realtà concreta e non si ferma alla superficie, ma va nel profondo, per coglierne il significato.

Decisione. Maria non vive “di fretta”, con affanno, ma, come sottolinea san Luca, “meditava tutte queste cose nel suo cuore” (cfr Lc 2,19.51). E anche nel momento decisivo dell’annunciazione dell’angelo, Ella chiede: “Come avverrà questo?” (Lc 1,34). Ma non si ferma neppure al momento della riflessione; fa un passo avanti: decide. Non vive di fretta, ma solo quando è necessario “va in fretta”. Maria non si lascia trascinare dagli eventi, non evita la fatica della decisione. E questo avviene sia nella scelta fondamentale che cambierà la sua vita: “Eccomi, sono la serva del Signore…” (cfr Lc 1,38), sia nelle scelte più quotidiane, ma ricche anch’esse di significato.

Nella vita è difficile prendere decisioni, spesso tendiamo a rimandarle, a lasciare che altri decidano al nostro posto, spesso preferiamo lasciarci trascinare dagli eventi, seguire la moda del momento; a volte sappiamo quello che dobbiamo fare, ma non ne abbiamo il coraggio o ci pare troppo difficile perché vuol dire andare controcorrente. Maria nell’annunciazione, nella visitazione, alle nozze di Cana va controcorrente; si pone in ascolto di Dio, riflette e cerca di comprendere la realtà, e decide di affidarsi totalmente a Dio, decide di visitare, pur essendo incinta, l’anziana parente, decide di affidarsi al Figlio con insistenza per salvare la gioia delle nozze.

Azione. Maria si mise in viaggio e “andò in fretta…” (cfr Lc 1,39). Nonostante le difficoltà, le critiche che avrà ricevuto per la sua decisione di partire, Maria non si ferma davanti a niente. E qui parte “in fretta”. Nella preghiera, davanti a Dio che parla, nel riflettere e meditare sui fatti della sua vita, Maria non ha fretta, non si lascia prendere dal momento, non si lascia trascinare dagli eventi. Ma quando ha chiaro che cosa Dio le chiede, ciò che deve fare, non indugia, non ritarda, ma va “in fretta”.

 

Dal discorso di papa Francesco a conclusione del mese mariano, 31 maggio 2013