TRASFORMATI DI GLORIA IN GLORIA
Queste parole di san Paolo sono riecheggiate più volte durante il Convegno per Juniores organizzato dall’USMI Nazionale nei giorni dal 3 al 7 aprile, a Sacrofano.
Le partecipanti, 135 suore di 35 Congregazioni diverse, varie anche per nazionalità di provenienza, hanno condiviso momenti di ascolto, riflessione e preghiera, guidate dal tema della vocazione cristiana quale “cammino progressivo e sempre più maturo nella consapevolezza del dono ricevuto”.
A questo ci ha condotto la riflessione di p. Jesus sul tema dell’adozione filiale a cui il Padre da sempre ci ha destinati (una “figliolanza preistorica”); p. Emanuele ci ha richiamati alla responsabilità della figliolanza “il giorno dopo la festa”: come leggere ogni esperienza alla luce dell’incontro con Cristo (“incontro assoluto”), e come dimorare nell’umanità di Gesù in qualsiasi situazione e circostanza.
Suor Renata (OFMI) ci ha poi accompagnato, attraverso la prassi della vita spirituale, a vedere l’esperienza della nostra umanità salvata interamente da Cristo, anche e soprattutto le “zone d’ombra”; un cammino da fare sempre “consegnandosi” ad una guida spirituale.
Suor Daniela ha mostrato come scrivere un’icona sia simbolo e paradigma del percorso dal buio alla luce che ciascuno di noi compie nello spirito, un “venire alla luce” che equivale a far emergere in noi l’immagine del Figlio “scritta sulla tavola del nostro essere dall’iconografo interiore che è lo Spirito Santo”.
Infine, il giovedì, nella mattinata di preghiera per riassaporare interiormente tutti i contenuti, suor Serenella ci ha guidati nella contemplazione della dolorosa convivenza tra il seme buono e la zizzania, per comprendere che all’origine c’è sempre il bene, e che la zizzania “non è volontà di Dio”, ma in essa “c’è una via che conduce a Dio”.
A chiusura del convegno abbiamo gustato la testimonianza, in parole e musica, di Anna e Gianluca con le figlie Lucy e Stella (cfr www.ilmondodilucy.com): non c’è buio che non possa essere vinto dalla luce della speranza, non c’è dolore che non possa essere fecondo di vita nuova.
È questa la normalità della vita cristiana, di chi vive la certezza che in Cristo risorto è racchiuso il senso di tutto. Perché nella Sua umanità, la nostra umanità è redenta, tutt’intera.
Nulla va perduto.
L’EQUIPE DEL CONVEGNO
Suor Daniela Tasca – Suore di Maria Consolatrice
Suor Serenella Contaldo – Orsoline FMI
Suor Renata Vincenzi – Orsoline FMI
Jesus Ramirez – OFM Conventuali
- Emanuele Rimoli – OFM Conventuali