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La vita ci chiede sempre di ‘passare all’altra riva’, di continuare il viaggio, di continuare a rischiare.

Gaetano Piccolo

ALTRA RIVA1Lo aveva ordinato Gesù ai suoi apostoli, là nelle acque del mare di Galilea, dopo aver congedato la folla: “Passiamo all’altra riva”. Era sopraggiunta la sera e il mare si trovava in una situazione certamente non simpatica. L’evangelista Matteo racconta che c’era “tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca tanto che ormai era piena” (cfr Mt 4, 35-41).

La vita, la nostra vita, il nostro esistere, effettivamente, a volte ci trova stanchi, affaticati, rabbuiati, se non sgomenti. “Venuta la sera – precisa l’evangelista – in tempesta di vento…”. Improvvise, o attese, subodorate, ma non volute, alcune situazioni ci pongono interrogativi forti, esistenziali. A volte può anche sembrarci di non farcela più. Vorremmo altro, fuori dai soliti schemi, dai normali progetti. Dalle ripetute e non sempre felici esperienze. E sorgono alcuni interrogativi non fluidi, non liquidi, non superficiali: ne vale la pena? a che serve? E vorremmo davvero altro…. Abbandonare la barca…. Cercare evasioni, od opzioni diverse. Gesù no, uomo tra uomini, oppresso dalla comune debilità umana – la stanchezza – si addormenta.

Poi, per gli apostoli è una nuova opportunità: con Gesù continueranno un apprendistato che servirà per il loro futuro.

Ammettere i propri limiti, le proprie stanchezze. Vedere, esaminare, confrontare il tutto alla luce della propria realtà, degli avvenimenti in corso e di principi sani e poi scegliere: passare all’altra riva: quella delle chiarezze, della verità, perché il “viaggio” deve continuare, anche sulla stessa barca. Gesù, passato con gli apostoli all’altra riva, continua la sua missione: ascolta il capo della sinagoga che invoca la guarigione per la figlia, guarisce la donna affetta da perdita di sangue… Le difficoltà non possono e non debbono inceppare la vita… Il rischio può trasformarsi in una gioiosa nuova missione umana e cristiana.

Maria Curie, chimica e fisica polacca, scriveva: “La vita non è facile per nessuno di noi. E allora? Noi dobbiamo perseverare e soprattutto avere confidenza in noi stessi. Dobbiamo credere che siamo dotati per qualcosa e che questa cosa deve essere raggiunta”.

                                               sr Biancarosa Magliano, fsp

                                               biancarosam@tiscali.it