(Re)Thinking Europe
Si è aperto oggi, venerdì, 27 ottobre e si conclude, sabato 29 ottobre c.a. presso l’Aula Nuova del Sinodo in Vaticano, il Congresso “Ripensare l’Europa: contributo cristiano al futuro dell’Ue”; un incontro fortemente voluto da papa Francesco e dai vescovi della Comece (Commissione degli episcopati della Comunità Europea ) alla cui guida c’è il cardinale Reinhard Marx in occasione del 60.mo anniversario della firma dei Trattati di Roma che di fatto hanno sancito l’avvio della realizzazione concreta del progetto europeo da parte dei primi 6 Stati fondatori (Belgio, Francia, Germania Ovest, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi).
«Come Chiesa, e come cristiani, vogliamo dare un contributo alla discussione sul futuro dell’Europa» spiegava il presidente illustrando l’evento che rappresenta un chiaro segnale del forte impegno della Chiesa cattolica nella ricerca di nuove opportunità e nuovi modi di vivere insieme nel continente. In un momento di incertezza per quanto riguarda il futuro percorso dell’Unione Europea, la COMECE è disposta ad offrire un’occasione di dialogo e di riflessione comune tra vescovi e rappresentanti politici di alto livello, insieme ad altri attori della Chiesa.
Tanti gli interrogativi sul tappeto cui cercheranno di offrire un contributo di riflessione esperti di varie discipline, politici, rappresentanti di movimenti, religiosi e laici.
Quali sono le sfide di oggi per l’Unione Europea? Cosa vogliamo realizzare insieme? Quali sono le esigenze delle nostre popolazioni? Qual è il riferimento comune che vogliamo porre al centro della costruzione europea? Come può contribuire ad un futuro positivo la nostra matrice cattolica?
Tre gli ambiti tematici che saranno affrontati: le crisi e le loro cause, la dimensione sociale dell’Europa, i diversi concetti e visioni di Europa e di Unione Europea.
A questo congresso partecipa madre Regina Cesarato, presidente dell’USMI Nazionale. Questo invito a parteciparvi come organismo della Chiesa, da parte del COMECE, ci apre ad Europa che ha ancora voglia di futuro e di vita e fa sentire tutta la responsabilità e l’impegno a promuovere e a lavorare per il bene comune.