COMUNICARE LA MISSIONE
Ho avuto la possibilità di interagire in questi due giorni (27 – 28 ottobre c.a.) con un gruppo di comunicatrici e comunicatori di diverse appartenenze culturali, linguistiche e carismatiche. Il coinvolgimento e la guida appassionata del team coordinato delle animatrici e dei relatori ci ha permesso di acquisire contenuti e di confrontarci su obiettivi, prassi ed esperienze. Ma il valore aggiunto è quello di coniugare tutto questo con la prospettiva della spiritualità della comunicazione.
Sento l’invito a farmi attenta al nuovo continente della rete abitato da persone assetate di senso e di Dio con le quali posso condividere il dono ricevuto e da cui posso lasciarmi evangelizzare. In un sistema multimediale veloce e globalizzato, mi sento chiamata ad immettere contenuti, informazioni e immagini che trasmettano un’esperienza di Vangelo vissuto in fraternità accanto ai poveri e ai piccoli. Il cammino lungo che ci ha impegnate nella nostra storia a cercare vie di comunione e di servizio ci sfida oggi a percorsi nuovi. Da una parte animare e favorire come comunicatrici relazioni autentiche tra le fraternità e le sorelle: scoprire connessioni nuove e inedite tra il nostro oggi e il carisma vitale che custodiamo. Dall’altra gettare ponti: cogliere la sfida di lasciarci raggiungere, interpellare ed sfidare da chi ci passa accanto per scelta o per caso; ed anche scoprire l’opportunità di coinvolgere, invitare e collaborare nelle nuove dimensioni di tempo e di spazio che la rete spalanca davanti a noi per il futuro della missione.
Esserci in modo consapevole e in modo autentico è forse il messaggio sintesi che ho ricevuto in questi giorni di incontro. Coglierlo come una possibilità concreta da costruire con umiltà e pazienza per me e per noi come famiglia religiosa lo devo a chi in questa proposta della UISG – USMI- Multimedia International – ONG2.0 vive e trasmette la propria passione per la comunicazione e offre un’esperienza viva e concreta di comunione di carismi.