Partendo da alcune sollecitazioni dell’Amoris laetitia, la casa editrice Paoline, in collaborazione con il Pio Istituto dei Sordi di Milano e con la consulenza dell’Ufficio Catechistico Nazionale della CEI, ha dato vita ad una nuova collana, novità assoluta per l’editoria cattolica italiana: LA MIA FEDE IN LIS. Primo titolo di questa collana è Le mie preghiere di ogni giorno in LIS.
Quale lingua parlano le persone sorde? Come pregano? Chi insegna ai bambini sordi le preghiere di ogni giorno? Quelle che normalmente ogni nonno o genitore o catechista insegna prima ancora di parlare di Dio?
Il testo offre i testi delle preghiere tradizionali, accompagnati da illustrazioni e soprattutto dai segni, perché i bambini sordi possano impararli e rivolgersi al Signore usando la loro specifica lingua: la LIS, appunto (Lingua Italiana dei Segni). Le preghiere sono pertanto «segnate»: in questo modo il testo può essere usato anche da persone sorde (adulte), da catechisti attenti a una catechesi inclusiva di bambini audiolesi, da nonni e genitori udenti e non che vogliano pregare insieme in famiglia.
Il testo risponde a una forte urgenza, sottolineata più volte da papa Francesco: le persone con disabilità non devono essere solo accolte, ma rese partecipi e protagoniste della vita ecclesiale e dell’assemblea liturgica
La Chiesa non si è dimenticata delle persone con disabilità. “È un libro atteso”, rivela suor Veronica Donatello, responsabile del Settore per la Catechesi delle persone disabili dell’Ufficio catechistico nazionale Cei: “Dire includere, ma non avere strumenti adatti. Chiedere di accogliere la vita, ma non sapere come insegnare a un figlio a parlare o a pregare. È una questione basilare”.
Nei catechismi, sottolinea suor Veronica, “si parla di strumenti che possano aiutare la coppia a trasmettere la fede, dunque a generarla. Ma per farlo c’è bisogno di utilizzare il linguaggio dell’altro”.
Il libro offre agli adulti l’occasione di apprendere la Lingua dei segni, ai piccoli di utilizzarla per pregare. Non sono poche, infatti, le persone sorde che hanno lavorato al progetto senza conoscere prima le preghiere, perché nessuno gliele aveva insegnate. “Le nostre diocesi devono sostenere questo lavoro perché è da loro che arriva il contributo fondamentale per cambiare la cultura.
Le mie preghiere di ogni giorno in LIS
a cura di Marisa Bonomi – illustrazioni di Cristina Pietta
euro 8,00