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26° Giornata di Preghiera e Digiuno in memoria dei missionari martiri

 Chiamati alla vita

chiamati alla vitaMentre scrivo questa breve presentazione del numero speciale de L’animatore missionario dedicato alla 26° Giornata di Preghiera e Digiuno in memoria dei missionari martiri

che si celebra il prossimo 24 marzo, apprendo che papa Francesco ha autorizzato la pubblicazione del decreto che riconosce il martirio del vescovo di Oran in Algeria, mons. Pierre Claverie, e di altri 18 compagni, sacerdoti, religiosi e suore, uccisi in Algeria negli anni 1994-1996.

Tra loro anche i sette monaci trappisti del monastero di Tibhirine, rapiti nella notte tra il 26 ed il 27 marzo 1996 ed uccisi il 21 maggio successivo, la cui vicenda ha ispirato nel 2010 il film “Uomini di Dio” del regista Xavier Beauvois, che durante la 63ma edizione del Festival Cinematografico di Cannes vinse il premio Grand Prix Speciale della Giuria.

La memoria di quei fatti ci introduce al tema della Giornata di quest’anno, Chiamati alla vita. Alla vita vera naturalmente, la vita della Grazia secondo lo Spirito Santo, la vita di coloro che nel battesimo si immergono nella morte di Cristo per risorgere con lui come “nuova creatura”. Con il battesimo infatti siamo incorporati a Cristo e alla sua Chiesa, per sempre apparteniamo a Lui e con Lui partecipiamo alla vita divina trinitaria, come insegna il Catechismo della Chiesa cattolica.

È la vita nuova di cui parla l’Apostolo Paolo nella sua Lettera ai Romani “O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova”. È la vita evocata dall’immagine che appare sulla copertina di questo opuscolo: i resti di un antico battistero, quello della chiesa di Shivta nel deserto del Negheb, che richiama il senso profondo della rigenerazione in Cristo attraverso l’immersione di tutta la persona nell’acqua battesimale. È la vita alla quale sono chiamati non solo i martiri, nella loro suprema testimonianza del più grande amore, quello di dare la propria vita per quelli che si amano, ma anche tutti e ciascuno di noi nella quotidiana testimonianza di una fede vissuta nella carità e amicizia verso quanti sono privati, ovunque nel mondo, di una vita in pienezza.

Per questo anche quest’anno, come per il passato, in occasione della Giornata viene proposto un Progetto di solidarietà universale da realizzare nella Repubblica Centrafricana a beneficio delle donne che frequentano il Centro di Promozione della Donna nella parrocchia di St. Jacques de Kpètènè, nell’arcidiocesi di Bangui, affidato alla Congregazione delle Suore Figlie di Maria Missionarie.