Via Giuseppe Zanardelli, 32

00186 Roma - Italia

+39 06 6840051

Fax +39 06 56561470 segreteria@usminazionale.it

Title

Autem vel eum iriure dolor in hendrerit in vulputate velit esse molestie consequat, vel illum dolore eu feugiat nulla facilisis at vero eros et dolore feugait

Congregazione delle Suore Missionarie di S. Carlo Borromeo Scalabriniane

La nostra storia

mscsLa Congregazione delle Suore Missionarie di S. Carlo Borromeo Scalabriniane fu fondata a Piacenza, Italia, il 25 ottobre 1895. Ha come fondatore il Beato Giovanni Battista
Scalabrini e come confondatori i servi di Dio Padre Giuseppe Marchetti e Madre Assunta Marchetti.

La Sede Generalizia della medesima è a Roma. E’ costituita da sei province e svolge la sua missione tra i migranti in 26 paesi di quattro continenti.

Ogni Suora Missionaria Scalabriniana – MSCS – vivendo il carisma scalabriniano accoglie come impegno, responsabilità e dono l’amore di Dio e lo partecipa al migrante curando la vita di ogni uomo e donna che si trovano coinvolti nel fenomeno della mobilità umana. Questo si configura come continuità dell’intuizione e del progetto socio-pastorale di Giovanni Battista Scalabrini fondatore della Congregazione, avviato con la collaborazione dei fratelli Assunta e Giuseppe Marchetti, confondatori.

Il carisma scalabriniano vissuto dalle Suore MSCS è un’esperienza nata con il Beato Giovanni Battista Scalabrini, vescovo di Piacenza (Italia), nel momento della grande emigrazione degli italiani verso le Americhe alla fine del secolo XIX come risposta di fede che divenne anche istituzionale. Essa continua con gli eredi spirituali: i Missionari di San Carlo e le Suore Missionarie di San Carlo Borromeo Scalabriniane; a loro si uniscono le Missionarie Secolari Scalabriniane che a lui si ispirano e anche il Laicato Missionario Scalabriniano, in crescita in tutto il mondo.

Nel tempo sono emersi elementi orientativi nel sentire e nel rispondere delle Suore Scalabriniane ai problemi dei migranti; tra questi, una parola-chiave da noi ereditata dal Fondatore e da lui attinta dal Patrono lasciatoci, San Carlo Borromeo la parola “Humilitas”. Da questa parola le Suore imparano ad essere “sorelle”, “serve”, “gratuite”. Accompagnando i migranti nel loro esodo, esse vogliono ispirarsi al Risorto che, sul cammino di Emmaus, prende l’iniziativa del dialogo con tatto pedagogico e porta i discepoli allo svelamento della sua identità, ossia alla Verità. Il migrante, a sua volta, diventa per loro “maestro” e richiamo al rinnovamento continuo.

Il Principio Identificatore

La Suora Missionaria Scalabriniana, fortificata dalla vita comunitaria e specificamente dalla ricchezza spirituale e affettiva in essa presente, si consacra a Dio nel servizio gratuito ai migranti attraverso la professione pubblica dei consigli evangelici.

Alla Sequela di Gesù Cristo nel Servizio ai Migranti

La grazia dello Spirito Santo invita la Suora MSCS alla sequela radicale di Gesù Cristo, l’inviato

del Padre, attraverso una vita di amore illimitato e la consacrazione totale di se stessa a Dio mediante l’osservanza perfetta dei consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza.

La Suora, come membro della Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo, si

sente chiamata a manifestare il mistero di Cristo in modo esplicito con la testimonianza della vita consacrata e nel servizio evangelico e missionario ai migranti.

Rivela e trova l’Immagine di Cristo

La vita della Suora MSCS testimonia Cristo, unendosi radicalmente a Lui nella disponibilità a servire Dio nei migranti. Vive il Cristo “migrante”, rivela il Suo volto ai fratelli e alle sorelle, scopre in essi la sua immagine, costruendo la comunione fraterna con loro, per assumere la condizione delle persone in mobilità.

Riunite nel Nome di Cristo e per Lui

La Suora MSCS vive la sua consacrazione nel cuore di una comunità religiosa, unita nel Signore Gesù, per realizzare la sua vocazione e il progetto apostolico del Fondatore: la missione del servizio ai migranti. La nostra comunità religiosa esiste con lo scopo di attuare la missione della Congregazione, che portiamo avanti insieme, con responsabilità comunitaria. Lavoriamo, motivate dallo spirito e zelo apostolico, con senso di solidarietà, coesione e complementarietà. Ogni suora aiuta e contribuisce al lavoro delle consorelle e si preoccupa del successo generale dello stesso.

Fraternità: Icona della Trinità

Nella comunità la religiosa scalabriniana sperimenta la vita fraterna come riflesso dell’amore trinitario, dove l’umiltà, la mansuetudine, l’unità nella diversità, l’accettazione reciproca e l’interesse di una per l’altra rafforzano i legami della pace e dell’amicizia cristiana. Nella comunità assapora la presenza del Signore risorto che l’orienta, attraverso l’amore reciproco dei membri, a porre tutto in comune.