Il cammino verso la Pasqua ci chiama proprio a restaurare
il nostro volto e il nostro cuore di cristiani,
tramite il pentimento, la conversione e il perdono,
per poter vivere tutta la ricchezza della grazia del mistero pasquale.
La Quaresima è segno sacramentale di questa conversione.
Essa chiama i cristiani a incarnare più intensamente e concretamente il mistero pasquale
nella loro vita personale, familiare e sociale, in particolare attraverso il digiuno, la preghiera e l’elemosina.
Digiunare, cioè imparare a cambiare il nostro atteggiamento verso gli altri e le creature:
dalla tentazione di “divorare” tutto per saziare la nostra ingordigia,
alla capacità di soffrire per amore, che può colmare il vuoto del nostro cuore.
Pregare per saper rinunciare all’idolatria e all’autosufficienza del nostro io,
e dichiararci bisognosi del Signore e della sua misericordia.
Fare elemosina per uscire dalla stoltezza di vivere e accumulare tutto per noi stessi,
nell’illusione di assicurarci un futuro che non ci appartiene.
E così ritrovare la gioia del progetto che Dio ha messo nella creazione e nel nostro cuore,
quello di amare Lui, i nostri fratelli e il mondo intero, e trovare in questo amore la vera felicità.
Pregare per saper rinunciare all’idolatria e all’autosufficienza del nostro io,
e dichiararci bisognosi del Signore e della sua misericordia.
Fare elemosina per uscire dalla stoltezza di vivere e accumulare tutto per noi stessi,
nell’illusione di assicurarci un futuro che non ci appartiene.
E così ritrovare la gioia del progetto che Dio ha messo nella creazione e nel nostro cuore,
quello di amare Lui, i nostri fratelli e il mondo intero, e trovare in questo amore la vera felicità.
Papa Francesco, Quaresima 2019