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L'autore intesse su questo simbolo e su questa simbologia le pagine che seguono, partendo dalla figura fondamentale dello “scartato”, Cristo, colui che in un passo dei Salmi è così descritto: «La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la testata d’angolo» (Mt 21,42; cfr. Sal 118,22).

Gesù, la pietra scartata

L’etimologia della parola scarto deriva da quarto. Togliere dall’armonia del quadrato una sua parte, squartare, infrangere la pienezza, ferire, menomare. È su questo significato di base che papa Francesco ha sviluppato spesso la sua riflessione, a partire da Evangelii gaudium, per riportare all’attenzione la problematica di coloro che sono esclusi nella società contemporanea.

«Abbiamo dato inizio alla cultura dello scarto che, addirittura viene promossa. Non si tratta più del fenomeno dello sfruttamento e dell’oppressione ma di qualcosa di nuovo: con l’esclusione resta colpita, nella sua stessa radice, l’appartenenza alla società in cui si vive (…) Gli esclusi non sono sfruttati ma rifiuti, avanzi» (EG 53).

L’autore intesse su questo simbolo e su questa simbologia le pagine che seguono, partendo dalla figura fondamentale dello “scartato”, Cristo, colui che in un passo dei Salmi è così descritto: «La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la testata d’angolo» (Mt 21,42; cfr. Sal 118,22).

Nell’applicazione fatta da Gesù, lo “scarto” diventa una risorsa, ed è proprio su questa svolta radicale che monsignor Pacomio svolge il filo del suo discorso. Un discorso che si ramifica lungo diversi percorsi tematici, ininterrottamente sostenuti dal rimando alle scritture che intarsiano quasi ogni pagina di questo libro. In fondo, la logica, del tutto estrosa e stravagante, dell’ultimo che diventa il primo, del peccatore pentito che ci precede nel regno di Dio, del debole che confonde i forti, è alla base della lezione divina. Nella Bibbia si parla di “resto”, “seme”, “radice”, “piccolo gregge” e paradossalmente il piccolo, l’umile, colui che non ha sete di potere è colui che spicca tra le Beatitudini evangeliche. Lo svuotamento, l’umiliazione che Cristo affronta nel suo passaggio terreno nel nome di una fraternità rinnovata con gli uomini, di una vicinanza che passa per la sperimentazione diretta delle nostre debolezze e che si traduce nella luce finale della Pasqua. E’ un po’ quella che l’autore chiama la ‘meravigliosa altalena’ la speranza che accompagna l’esistenza di ciascuno e che ci spinge sempre ad affrontare le prove della vita con la convinzione che si potrà emergere dai brutti momenti, superare lo sconforto, essere riscattati dai propri peccati. L’invito pacato che ci rivolge il messaggio del libro è quello di riuscire a trasformare con la forza interiore ogni rifiuto in risorsa di ripartenza. Gesù ci dice di non avere mai paura, di affidarsi alla sua misericordia poiché Lui conosce il dolore degli uomini, scruta il profondo del nostro animo ed è pronto a ridarci la giustizia del cielo nella misura in cui abbiamo conosciuto l’ingiustizia terrena.

 

Luciano Pacomio

Gesù la pietra scartata,

 pp. 178, € 18,00

Romina Baldoni

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